Tutele per le donne affette da endometriosi e per chi va fuori Valle per le cure
La Giunta approverà due delibere per garantire assistenza, consulenza alle donne e sostegni, anche economici, a deve curarsi fuori Valle
Tutele per le donne affette da endometriosi e per che va fuori Valle per le cure. Vanno in questa direzione le due risoluzioni approvate all’unanimità dal Consiglio Valle.
La prima risoluzione impegna la Giunta regionale a dare attuazione, tramite una delibera, agli articoli contenuti nella proposta di legge 77 non ancora discussa, per la tutela delle donne affette da endometriosi.
Le richieste
In particolare si chiede il riconoscimento dell’apporto delle associazioni di volontariato che si occupano di endometriosi; l’organizzazione, da parte dell’Assessorato della sanità, di campagne informative, anche in occasione della celebrazione della Giornata nazionale per la lotta all’endometriosi; la formazione e l’aggiornamento del personale medico, di assistenza e dei consultori familiari; l’istituzione presso l’Usl di un servizio di consulenza e sostegno psicologico per le pazienti affette da endometriosi; il riconoscimento del diritto all’esenzione dal costo delle terapie farmacologiche nonché l’esecuzione dei controlli sulle esenzioni riconosciute.
Il capogruppo della Lega VdA, Andrea Manfrin, ha ricordato che «l’endometriosi è una malattia tipica dell’apparato genitale femminile e rappresenta uno dei fattori causali più comuni di dolore cronico nelle donne in età fertile. Secondo noi una legge regionale darebbe maggiore stabilità alla loro tutela, ma riteniamo importante dare subito attuazione agli articoli da 4 a 9 della nostra proposta, che rappresentano il cuore del provvedimento legislativo e che sono indispensabili per avviare azioni di tutela delle pazienti e di conoscenza della patologia».
Per l’assessore alla sanità, Carlo Marzi, «questa risoluzione è da approvare perché, anche se darà una soluzione quasi totalitaria rispetto alla proposta di legge, di fatto farà risparmiare molto tempo alle donne che sono affette da questa patologia».
Assistenza sanitaria fuori Valle
La seconda iniziativa impegna il Governo ad adottare, tramite una delibera, disposizioni finalizzate a tutelare i soggetti che necessitano di assistenza sanitaria fuori dal territorio regionale e le loro famiglie, con contributi sia per le spese di viaggio sia per le spese di soggiorno e a dare attuazione quanto più possibile ai punti salienti della proposta di legge 89, depositata dal gruppo Lega VdA e non ancora discussa.
«La delibera dovrà definire le prestazioni sanitarie e di diagnosi, cura e riabilitazione, gli esami strumentali accertati dal punto di vista clinico e sulla base di una valutazione medica oggettiva; definire i contributi per le spese di viaggio, di soggiorno e le misure per il sostegno logistico, psicologico e burocratico, anche dei familiari, e le modalità di erogazione, la disciplina degli anticipi» ha spiegato Manfrin in aula.
«Abbiamo sostenuto questa risoluzione perché è la soluzione più veloce e la sola possibile per dare gambe a reali necessità del nostro territorio che altrimenti, tramite la proposta di legge, avrebbero rischiato di restare senza risposta» ha motivato il sì della maggioranza l’assessore Marzi.
(re.aostanews.it)