Lupo, Planaz (Lega): «non vogliamo avere il primato di presenze»
Il consigliere leghista ha invitato gli ambientalisti a «non sparare sentenze ma a informarsi»
Lupo, Planaz (Lega): «non vogliamo avere il primato di presenze». Lo ha detto il consigliere della Lega Dino Planaz, illustrando una mozione, respinta dalla maggioranza, per avviare un censimento sul lupo in Valle d’Aosta.
Degli ambientalisti ha detto: «Devono informarsi di più, sparano sentenze sui social senza conoscere bene la situazione soprattutto nelle zone di montagna. Non siamo più padroni di fare passeggiate senza correre il rischio di essere attaccati come sta succedendo in Trentino».
Ha proseguito Planaz: «Bisogna dare delle indicazioni. Facile fare dei tavoli tecnici dentro gli uffici. Non vogliamo avere il primato per la presenza del lupo».
Stigmatizza Planaz «le basse quotazioni degli animali divorati dai lupi» e sbotta: «Non si può ridurre il problema ai soli risarcimenti».
Altri interventi
Per il collega del Carroccio Christian Ganis: «Bisogna contenere la specie lupo. La Francia autorizza l’abbattimento. La triste realtà è che i lupi vagano nei centri abitati».
Parla di contrapposizione tra un mondo astratto e reale Simone Perron (Lega): «La rabbia di Planaz, allevatore, è legittima. Poi ci sono gli apparati e la burocrazia. Abbiamo le leggi ma non possiamo applicarle. Ecco lo scollamento».
«Sul fronte delle normative siamo in difficoltà noi e la nostra autonomia ha sentenziato» ha sentenziato il leghista Diego Lucianaz.
L’assessore
Marco Carrel, ha sottolineato: «Dobbiamo guardare alla situazione oggettiva del fenomeno per capire quali sono i migliori interventi a tutela dei nostri allevatori. La nostra regione, come altre dell’Arco alpino, ha una legge regionale sulla gestione del lupo e stiamo lavorando per applicarla. Alla fine di questo mese si terrà una riunione tecnica sul Piano nazionale per la gestione del lupo e parteciperemo con l’indicazione politica di gestire la specie lupo attraverso una regolazione degli esemplari, in modo da trovare il giusto equilibrio tra gestione e mantenimento della specie. Abbiamo già avviato un piano di monitoraggio sul Canis lupus e da quest’anno la relazione includerà anche i dati degli altri enti partecipanti al tavolo. Per quanto riguarda il prelievo e l’abbattimento di esemplari pericolosi e problematici previsto per poter dare attuazione alla legge regionale, siamo in attesa del Piano lupo nazionale, al pari di tutte le altre Regioni».
(d.c.)