Giro d’Italia e Tour de France: due obiettivi ai quali la Valle d’Aosta punta
Possibile incontro con gli organizzatori della Grande Boucle il 16 luglio in Alta Savoia
Giro d’Italia e Tour de France: due obiettivi ai quali la Valle d’Aosta punta. Lo ha comunicato l’assessore al Turismo e allo Sport Giulio Grojacques chiamato a rendere conto sulla cancellazione della tappa in terra valdostana del 19 maggio.
«Per il Tour di France stiamo organizzando un incontro – ha detto in aula – il 16 luglio a Combloux tappa di arrivo del Tour per mettere in piedi una collaborazione che ci veda protagonisti anche con la Grande Boucle». Ribadisce che «l’interesse verso la Corsa Rosa resta e che gli organizzatori ci sono debitori per quanto accaduto». Mentre per la riapertura della viabilità nessuna responsabilità in capo alla Regione, secondo il presidente Renzo Testolin.
La delusione
A tornare sulla cancellazione della tappa valdostana del Giro d’Italia il capogruppo della Lega Andrea Manfrin e il consigliere di Gm Caludio Restano.
«Al di là della cocente delusione per la cancellazione ancor di più ha fatto arrabbiare che le strade non siano state riaperte subito ancorché fosse nota la cancellazione della tappa» ha detto Manfrin. Oltre l’umiliazione anche la beffa della lunga chiusura.
Così il presidente della Regione Testolin: «Ci sono dei processi che vanno conosciuti. La comunicazione ufficiale della cancellazione è arrivata alle 11.48. Non è il prefetto che dispone la riapertura della viabilità ma le forze dell’ordine per ragioni di sicurezza».
Figuraccia
Per Claudio Restano (Gm): «Quale Regione europea dello sport abbiamo fatto una magra figura. Il Giro d’Italia rientrava nell’elenco delle top manifestazioni sportive per il 2023, insieme al Torx e alla Coppa del mondo di sci. La Valle d’Aosta non è stata pubblicizzata in nessuno spot legato alla Corsa Rosa. Bisogna comunque essere obiettivi: un ritorno il passaggio di una tappa lo dà ma bisogna essere in regia per avere visibilità».
Chiede il consigliere di Gm quali siano le intenzioni future dell’assessorato al Turismo e accenna al fatto «che non sarebbe male avere una tappa con partenza e arrivo in Valle d’Aosta. Sarebbe una buonissima opportunità. Certo bisogna investire in strade, segnaletica».
L’assessore Grosjacques sottolinea nella risposta: «Pur essendo tappa di transito abbiamo ritenuto bene pubblicizzarlo sul sito di Regione europea dello Sport. Il Giro è direttamente gestito da Rcs titolare esclusivo dell’evento. La decisione di escludere la Valle d’Aosta dalla tappa Borgofranco-Crans Montana ne è la dimostrazione».
(da.ch.)