150 bambini all’area verde di Pollein a lezione di meteorologia
Il progetto Minimeteo 2.0 si è concluso giovedì 18 maggio all'area verde di Gressan sotto la guida del Centro funzionale della Protezione civile regionale
150 bambini all’area verde di Pollein a lezione di meteorologia. Il progetto Minimeteo 2.0 si è concluso giovedì 18 maggio all’area verde di Gressan dove si sono ritrovati più di 150 bambini delle scuole elementari valdostane sotto la guida del Centro funzionale della Protezione civile regionale.
Le tappe
Dopo un periodo di stop dovuto alla pandemia, il centro è tornato a proporre il progetto didattico in una veste nuova e più moderna, con l’obiettivo di insegnare ai più piccoli a leggere e interpretare le informazioni meteorologiche.
Le attività del progetto sono state distribuite nel corso dell’anno scolastico e sono iniziate in classe con due incontri incentrati sui concetti generali della meteorologia e sulla conoscenza del territorio e dei pericoli anche attraverso il nuovo portale regionale casaepericoli.regione.vda.it.
È poi stata organizzata per ciascuna classe una visita ad una stazione meteorologica per scoprire quali sono gli strumenti della meteorologia e apprendere le molteplici attività per le quali serve una buona raccolta di dati meteo.
Alla fine del percorso, gli studenti sono in grado di leggere un bollettino meteorologico e di iniziare a comprendere quali effetti generati sul territorio da particolari situazioni meteorologiche.
La conclusione
Nella giornata conclusiva di ieri è stato messo in pratica quanto è stato imparato con una serie di giochi, quiz meteo, attività in movimento e presentazione degli eleaborati realizzati dalle varie classi. Al termine della giornata è stata stilata una classifica: a vincere è stata la 5A di Saint-Christophe Bret, squadra dei Cirri che ha preceduto la 5aA dell’Einaudi di Aosta (Nubi) e la 5° A del Villair di Quart (Fulmini).
«L’obiettivo del progetto – spiega il presidente della Regione Renzo Testolin– è di diffondere maggiormente la cultura dei rischi naturali sin dalla giovane età, affinché i nostri ragazzi possano crescere con maggiore serenità, ma allo stesso tempo con conoscenza e consapevolezza dei potenziali pericoli, mettendo in atto all’occorrenza comportamenti corretti e responsabili, costituendo essi stessi un esempio da seguire per le loro famiglie».
(re.aostanews.it)