Carcere: a Brissogne lavora il 50% dei detenuti
Il dato è emerso durante il primo incontro dell'anno della rassegna #VDAlavora
Il 50% dei detenuti del carcere di Brissogne è coinvolto in attività lavorativa. Il dato è emerso ieri, mercoledì 17, nel corso del primo appuntamento dell’anno della rassegna #VDAlavora, all’auditorium del Conservatoire de la Vallée d’Aoste. La casa circondariale valdostana è sopra alla media nazionale (35%).
A Brissogne lavora il 50% dei detenuti del carcere
Nel corso del pomeriggio, moderato da Paola Corti, sono emersi alcuni numeri. Nel carcere di Brissogne il 50% dei detenuti è impegnato in un percorso lavorativo. In Piemonte e Lombardia, il dato è rispettivamente del 36 e del 27%.
L’evento ha portato in luce le storie due realtà che operano all’interno dell’istituto penitenziario di Brissogne. Si tratta delle cooperative En.A.I.P. Vallée d’Aoste che cura il panificio Brutti e buoni e la Mont-Fallère, che gestisce la lavanderia.
Sempre restando in Valle d’Aosta, ha parlato Davide Seminara, imprenditore nel settore edile che ha assunto a tempo indeterminato un ex detenuto.
C’è stata l’opportunità anche di guardare a realtà di fuori Valle, come il progetto Finché c’è pizza… c’è speranza dell’Associazione Scugnizzi, che opera nell’Istituto Penitenziario Minorile di Nisida. Hanno raccontato la loro storia proprio due ex detenuti dell’istituto minorile, ora reinseriti nel mondo del lavoro grazie a questo progetto.
Ulteriori approfondimenti su Gazzetta Matin Weekend e Gazzetta Matin.
(t.p.)