Riforme, Manes: «il ruolo del Presidente della Repubblica resti super partes»
No al presidenzialismo dal gruppo Minoranze linguistiche, apertura per l'elezione diretta del presidente del Consiglio
Riforme: per il deputato Manes «il ruolo del Presidente della Repubblica resti super partes».
«Come espressione delle autonomie speciali abbiamo evidenziato – spiega Franco Manes – l’importanza del ruolo del presidente della Repubblica che, oggi più che mai, risulta essere sempre più garante delle specificità delle nostre Regioni. Un ruolo che deve rimanere tale e super partes».
Incontro
Manes, martedì 9 maggio, insieme agli altri componenti del gruppo Minoranze linguistiche alla Camera e del gruppo Per le autonomie al Senato ha incontrato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il vicepresidente Antonio Tajani e diversi ministri sul tema delle riforme costituzionali.
Sul tema del presidenzialismo è intervenuta anche la senatrice Julia Unterberger, capogruppo Per le autonomie: «Siamo molto scettici sul presidenzialismo – dice -. Siamo invece disponibili a confrontarci su una riforma per l’elezione diretta del presidente del Consiglio o, in alternativa, sul suo rafforzamento con l’introduzione della sfiducia costruttiva».
Manes parla di «un primo incontro verso un percorso che vedrà innanzitutto impegnate le Regioni a Statuto speciale con i loro rappresentanti parlamentari».
E aggiunge: «La presidente Meloni ha condiviso il nostro pensiero, soprattutto per il nostro ruolo istituzionale come rappresentanti di territori particolari e per le peculiarità statutarie di cui siamo portavoce a Roma. Si tratta di una riforma ancora tutta da definire – prosegue – e per la quale il dialogo con i membri delle camere e delle Regioni a Statuto speciale risulta prioritario».
Il deputato valdostano si dice anche soddisfatto per «l’approccio avuto dalla presidente Meloni, dal vice Tajani e dal governo nell’esplicitare chiaramente gli obbiettivi della riforma e cioè dare stabilità al sistema Italia, garantire dialogo e aumentare la credibilità e l’efficacia delle istituzioni».
Quanto ai dossier valdostani, «la premier si è resa disponibile a confrontarsi e a iniziare un dialogo puntuale e specifico su alcune precise tematiche di interesse regionale» conclude Manes.
(re.aostanews.it)