Riforma elettorale, Rete civica: proposta PD inaccettabile, pericolosa e incostituzionale
"L'elettore andrà a votare senza sapere chi si intende proporre alla guida del governo regionale"
La proposta di legge elettorale presentata dal Pd è “inaccettabile, assurda, pericolosa e incostituzionale”. Lo scrive in un nota Rete civica.
Quella del Pd è la terza proposta di riforma della legge elettorale; prima di questa, quelle presentate da Pcp e Forza Italia.
Per Rete civica “tutta l’impostazione della proposta di legge risente di una preoccupazione di fondo: fare una proposta che non sia osteggiata da parte dei cosiddetti autonomisti. E’ una proposta con evidenti profili di incostituzionalità e che fra l’altro non garantisce affatto la solidità della maggioranza, visto che i giochi rimangono perennemente aperti e non c’è l’antidoto dello scioglimento del Consiglio se si dimette il Presidente scelto dagli elettori.
L’analisi
Secondo Rete civica “l’elettore, in base alla proposta Pd, continuerà ad andare a votare senza sapere chi si intende proporre alla guida del Governo regionale, senza che ci sia l’obbligo di un programma comune fra le liste che si apparentano, senza avere nessuna garanzia che dopo le elezioni le alleanze non cambino, come è successo più volte nell’ultimo decennio. Assurdo è anche il fatto che, pur in presenza di un abnorme premio di maggioranza, venga mantenuto uno sbarramento di quasi il 6% per poter ottenere una rappresentanza in Consiglio regionale. E’ lo sbarramento più alto fra tutte le Regioni italiane, eppure non viene minimamente messo in discussione”.
(re.aostanews.it)