L’Alleanza per un lavoro di qualità, etico, sostenibile e sicuro, sottoscritto il documento di comunità
A sottoscriverlo i membri del Consiglio delle politiche del lavoro che va dagli enti pubblici, agli imprenditori, dai sindacati ai rappresentanti del terzo settore.
L’Alleanza per un lavoro di qualità, etico, sostenibile e sicuro, sottoscritto il documento di comunità. Vuole essere uno strumento per combattere l’abbandono del territorio, la denatalità, i salari iniqui; per favorire l’inclusione dei disabili, le pari opportunità; per fare incontrare la domanda e l’offerta fin dai banchi di scuola.
Il documento
A presentare il patto è stato nella mattinata di oggi l’assessore alle Politiche del lavoro Luigi Bertschy. «E’ un punto di partenza, un avvio di un sistema differente che affronta le tematiche legate al lavoro in maniera articolata per dare una risposta di comunità. L’Alleanza segna l’impegno tra tutti i portatori di interesse a rendere la Valle d’Aosta pronta ad affrontare le sfide attuali e future che si presenteranno in termini non solo di occupazione, ma di qualità del lavoro, di sviluppo economico, di attrattività e di crescita dei talenti» ha detto.
Per il presidente della giunta Renzo Testolin «l’amministrazione ha espresso la volontà di sostenere lavoratori e imprese, anche attraverso finanziamenti al settore: l’obiettivo è un lavoro dignitoso per tutti».
Il patto
A sottoscrivere il documento i membri del Consiglio delle politiche del lavoro che va dagli enti pubblici, agli imprenditori, dai sindacati ai rappresentanti del terzo settore.
Dopo la parte teorica si passa alla fase concreta dove tutti i progetti poggeranno sugli obiettivi dell’Alleanza: qualità del lavoro, attrattività del proprio territorio, formazione di qualità e contrasto alle diseguaglianze.
L’assessore Bertschy cita, quale esempio, l’istituzione del gruppo di lavoro per affrontare la gestione dei dipendenti della Società di servizi, di cui è socia la Regione, spesso penalizzati da appalti al massimo ribasso.
A stilare il documento il professor Daniele Chapellu (Università del Sacro Cuore di Milano). «Si è partiti – ha detto – dall’analisi della realtà dei portatori di interessi. Questa è un’Alleanza aperta ed è previsto un Gruppo per lo sviluppo dell’accordo».
Stefania Riccardi, coordinatrice del Dipartimento politiche del lavoro e formazione della regione Valle d’Aosta, ha sottolineato che «il patto ha un senso solo se poi trova un riscontro reale, per questo sono previsti progetti targati ‘Alleanza’ a partire dai settori turistico-ricettivo e dei trasporti, per arrivare fino all’inclusione dei soggetti deboli».
«Esprimiamo soddisfazione – scrivono i consiglieri del gruppo Federalisti progressi e Partito democratici – perché l’Alleanza punta a promuovere la creazione di lavoro che garantisca una retribuzione equa, nuove politiche di conciliazione dei tempi vita-lavoro, la sicurezza sul posto di lavoro, le pari opportunità di carriera e la parità di retribuzione a parità di mansioni tra uomini e donne, opportunità di costruirsi un futuro nella nostra regione per le nuove generazioni. Tutte azioni che renderanno anche più attrattivo il nostro territorio».
E concludono: «Con questo importante documento faremo sì che si dia il via a un cambiamento di mentalità e a un rafforzamento dell’economia regionale, impegnandoci per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e delle loro famiglie».