Assemblea Adava, Fosson: «Di piagnoni, tra di noi, non ce ne sono più»
Il presidente degli albergatori valdostani ha affrontato i temi caldi del periodo: «Gli stipendi per i dipendenti sono adeguati e, se ci chiedono più soldi, siamo disposti a darli, ma i giovani puntano di più sulla qualità della vita; i collegamenti intervallivi danno la possibilità alla gente di lavorare e vivere; la chiusura prolungata del tunnel del Monte Bianco è un grande problema che va affrontato»
«Ci danno dei piagnoni per il caro bollette, ma di piagnoni, tra di noi, non ce ne sono più».
«La nostra gente ha bisogno di lavorare e i collegamenti intervallivi danno la possibilità di farlo e di vivere».
«Gli stipendi sono adeguati, ma, se ci chiedono più soldi, siamo disposti a darli, purtroppo, però, i giovani guardano di più alla qualità della vita che al denaro».
Il presidente Luigi Fosson ha parlato senza peli sulla lingua all’assemblea Adava di Saint-Vincent.
Luigi Fosson all’assemblea Adava: «Di piagnoni, tra di noi, non ce ne sono più»
Oltre 400 albergatori hanno preso parte all’assemblea Adava di oggi al centro congressi del Grand Hotel Billia di Saint-Vincent.
Il presidente Luigi Fosson ha affrontato i problemi del settore.
«Il caro bollette è un problema serio – ha sottolineato il presidente eletto il 3 ottobre 2022 -. Ci danno dei piagnoni, ma non è così, di piagnoni, tra di noi, non ce ne sono più. La nostra gente ha bisogno di lavorare e collegamenti intervallivi ci danno la possibilità di lavorare e vivere, sono essenziali per la nostra attività e per la nostra vita. Fino al 2050 si potrà continuare a sciare».
Luigi Fosson: «La chiusura prolungata del Bianco sarà un grosso problema che va affrontato»
Il numero uno dell’Adava ha quindi proseguito parlando dei trasporti.
«La chiusura per 3 mesi all’anno per 18 anni del tunnel del Monte Bianco, per noi, è un grosso problema che va affrontato – ha aggiunto -. Quest’anno è l’anno dei trasporti, ma potrebbe finire che ci troveremo chiusi da tutte le parti, visti i lavori del tratto ferroviario».
Luigi Fosson: «La Regione legiferi sugli affitti brevi prima che lo faccia il Governo e finisca come con la Venere di Botticelli»
Anche il tema degli affitti brevi è stato affrontato.
«Sappiamo benissimo che non è questione di evasione fiscale – ha dichiarato Fosson -. Il problema sono i dati, senza i quali è difficile studiare una campagna promozionale. La ministra Santanchè vuole mettere ordine a questo settore e credo che ci convenga fare una legge regionale nostra al più presto, perché non vorrei che finisse come con la povera Venere di Botticelli».
Luigi Fosson: «Dovremmo imparare a tirarcela di più»
Secondo il presidente dell’Adava, abbiamo tutto il necessario per fornire un’immagine univoca della Valle d’Aosta.
«Dovremmo tirarcela di più – ha detto Fosson -. Non dovremmo continuare a comportarci come Tafazzi. Avere un’ immagine unica è fondamentale ed è preferibile rispetto ad avere una pubblicità sulla mela renetta e una sulla fontina. Le nostre potenzialità devono essere comprese sotto un’unica regia».
Luigi Fosson: «Non è vero che gli stipendi sono bassi»
Anche il tema dei salari è entrato nella relazione di Luigi Fosson.
«Gli stipendi attuali sono adeguati – ha sottolineato il presidente Adava -. Se però è necessario, siamo disposti a pagare di più i nostri dipendenti. Al colloquio, però, i ragazzi non premono tanto sui soldi, il primo aspetto su cui puntano è la qualità di vita. Due anni di pandemia hanno pesato tanto sui giovani e adesso hanno altre priorità. Il problema è anche numerico: una volta arrivavano pullman dal Veneto pieni di camerieri, adesso non vediamo nemmeno un van da 7 posti».
Luigi Fosson: «Serve un fondo regionale per non perdere patrimoni costruiti nel tempo»
La chiusura è affidata alla chiusura degli alberghi e alla riconversione in seconde case.
«Si perdono patrimoni familiari di anni e anni – ha detto Fosson -. Sarebbe il caso di istituire a livello regionale un fondo per evitare di buttare via quanto costruito faticosamente nel tempo».
Scuole e imprese a confronto nella tavola rotonda sulla gestione delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze
L’assemblea è poi proseguita con una tavola rotonda.
A Saint-Vincent si è dibattuto sulla gestione delle risorse umane e sulla valorizzazione delle competenze: scuola e imprese a confronto.
I migliori recruiting degli albergatori sono i dipendenti stessi, mentre attirare i turisti e lo spopolamento rappresentano i nodi del turismo.
«Bisogna fare un grosso lavoro, andare in profondità delle persone e capire se è effettivamente quello il loro mestiere – ha detto Sara Abdel Masih, hotel manager & founder di Sensory Academy Management -. Non c’è un corso di formazione che effettivamente dica se è quello il loro mestiere. La verità è che bisogna saper far crescere i dipendenti e dare loro la possibilità di partire per fare nuove esperienze».
«È importante “voler bene” ai collaboratori, non si può fare quello che si vuole – ha sostenuto Michil Costa, titolare di strutture ricettive storiche a Corvara e in Val d’Orcia -. Per non spopolare il paese, è fondamentale l’appeal. Se è attrattivo per gli ospiti, lo è anche per i collaboratori. Bisogna essere attenti agli investimenti esteri – ha aggiunto citando Cervinia – perché è lì che si dice addio alle identità. Non voglio più sentire parlare di marketing del Trentino e della Valle d’Aosta, ma di una comunicazione unica delle Alpi come zona solidale verso le zone che più patiscono della questione spopolamento».
(sonia marchese)