Università della Valle d’Aosta, oltre 8 milioni dalla Regione e 10 milioni per la ricerca
Una convenzione con Avignon Université consentirà agli studenti in mobilità di conseguire il doppio diploma nel corso di laurea di Lingue e Comunicazione per l'impresa e il turismo
Università della Valle d’Aosta, oltre 8 milioni dalla Regione e 10 milioni per la ricerca.
Il Consiglio dell’Università si è riunito ieri, giovedì 27 aprile 2023 e ha approvato la convenzione tra l’Università della Valle d’Aosta e Avignon Université finalizzata a consentire agli studenti in mobilità di conseguire un doppio diploma nell’ambito del corso di laurea in Lingue e comunicazione per l’impresa e il turismo.
Il Nucleo di valutazione
Tra i punti all’ordine del giorno, il Consiglio ha designato la professoressa Luisa Ribolzi e il professor Emanuele Maria Carluccio quali componenti del Nucleo di valutazione per tre anni.
Trasferimento di risorse per oltre 8 milioni
Il Consiglio dell’Università ha poi preso atto dell’approvazione, da parte dell’amministrazione regionale, del documento “proposta di misure per il contenimento e il controllo della spesa per l’anno 2023” dell’Università della Valle d’Aosta.
Ha preso atto anche del trasferimento di risorse finanziarie per l’anno 2023 pari a euro 8.150.000, a parziale copertura del fabbisogno dell’Università per l’attività didattica, amministrativa e di ricerca, per l’esercizio delle funzioni in materia di diritto allo studio e per la gestione del nuovo polo universitario.
Il Consiglio dell’Università ha esaminato e approvato il bilancio di Ateneo d’esercizio per l’anno2022 e ha preso atto che il risultato di esercizio dell’anno 2022 è pari a 159.437 euro.
Il commento della direttrice generale dell’università
La direttrice generale dell’Università Lucia Ravagli Ceroni ha commentato: «Si tratta di un risultato che dimostra la buona capacità di spesa dell’Ateneo.
10 milioni per la ricerca
Il bilancio registra inoltre un considerevole aumento dei fondi per la ricerca – oltre 10 milioni di euro – principalmente legati all’adesione dell’Università a progetti competitivi tra cui il progetto Nodes-PNRR, ma anche altri progetti europei e bandi regionali di ricerca e sviluppo».
(re.aostanews.it)