Frana di Quincinetto: i lavori per il vallo saranno avviati entro il 2023
Nessuna notizia in merito all'ipotesi della costruzione di un nuovo ponte
Frana di Quincinetto: i lavori per il vallo saranno avviati entro il 2023. Lo ha anticipato il presidente della Regione Valle d’Aosta, Renzo Testolin, rispondendo a un’interpellanza del consigliere della Lega Christian Ganis che chiedeva conto dell’opera e dell’eventuale realizzazione di un nuovo ponte.
La risposta
«A seguito dell’installazione della rete paramassi provvisoria, la società concessionaria Sav ha sviluppato il progetto per la realizzazione di un vallo in località Chiappetti: a seguito del parere della Conferenza dei Servizi, la progettazione esecutiva dell’intervento sarà trasmessa al Ministero delle infrastrutture entro il prossimo mese di maggio, con l’avvio dei lavori previsto nel secondo semestre 2023».
Il ponte
«L’altro ambito di intervento – ha aggiunto – è quello della bonifica del versante della cui progettazione e realizzazione si occupano la Regione Piemonte e il Comune di Quincinetto. Infine, il terzo ambito è quello del ponte di Quincinetto che, al momento, ha una portata ordinaria autorizzata di 26 tonnellate e che, in caso di chiusura totale dell’autostrada, costituirebbe, per lo meno nella prima fase dell’emergenza, l’unica infrastruttura di collegamento tra l’autostrada e la viabilità ordinaria».
Ha aggiunto il capo dell’esecutivo: «Non sappiamo se gli enti competenti stiano percorrendo l’ipotesi della costruzione di un nuovo ponte in un luogo diverso o rifare quello attuale ma, certo, prima di intervenire, occorrerà mettere in sicurezza l’autostrada con la realizzazione del vallo paramassi».
La replica
«Il vallo non è stato costruito – ha replicato Ganis (Lega Vda) – e del ponte di Quincinetto non si sa nulla. È vero che realizzare un ponte non è cosa semplice, ma i problemi vanno affrontati e risolti, possibilmente in tempi brevi. La chiusura del tratto autostradale e l’impossibilità di transitare sul ponte causerebbero numerosi problemi all’economia regionale, visto che si tratta dell’unico accesso stradale per la Valle d’Aosta».
(re.aostanews.it)