Piccola Industria: formazione e tecnologie, le piccole imprese possono crescere ancora
Il Comitato Piccola Industria di Confindustria Valle d'Aosta ha promosso il convegno 'Overview PMI italiane, focus sulla Valle d'Aosta'. Il presidente nazionale della Piccola Industria Giovanni Baroni ha parlato del traforo
Piccola Industria: Formazione e tecnologie, le piccole imprese possono crescere ancora.
«Lo sviluppo del nostro territorio passa inevitabilmente per lo sviluppo delle piccole imprese.
Le piccole imprese hanno mostrato in Valle d’Aosta di rappresentare un valore non trascurabile e di essere un bacino formidabile di competenze, vitalità, operosità e intraprendenza.
Transizione digitale e sostenibilità ambientale
La sfida principale che oggi ci attende come Piccole Imprese è quella di saper affrontare con coraggio la doppia transizione digitale e sostenibile e non possiamo davvero farci trovare impreparati».
Con queste parole la presidente del Comitato Piccola Industria Confindustria Valle d’Aosta, Elena Vittaz, ha avviato il convegno ‘Overview PMI italiane – Focus sulla Valle d’Aosta’ che si è tenuto stamattina al Salone Fresia della sede di Confindustria Valle d’Aosta.
Ha partecipato anche il presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria, Giovanni Baroni.
Innovazione tecnologica e organizzativa
«La chiave per affrontare al meglio questi passaggi epocali risiedono a mio avviso in una capacità sempre più forte di innovazione tecnologica e organizzativa.
Per quanto concerne la componente organizzativa bisogna rafforzare la dotazione del capitale umano ed in tal senso occorre puntare sulla formazione continua all’interno delle nostre aziende» aggiunge Elena Vittaz.
Il traforo del Monte Bianco non è un tema locale
Il presidente nazionale della Piccola Industria di Confindustria Giovanni Baroni ha parlato del tema ‘caldo’ del traforo.
«Il traforo non è un argomento locale, ma è l’essenza stessa dell’essere in Europa.
Se non si è d’accordo su temi come questi, mi chiedo come si possa d’accordo sugli altri temi.
A me stupisce che se ne discuta, è una negazione storica, perché Aosta nasce sulla logica dei collegamenti» ha sottolineato invece il presidente Giovanni Baroni nel suo intervento.
«Seconda manifattura d’Europa, ma siamo fragili»
«Noi siamo la seconda manifattura d’Europa, e dopo la pandemia abbiamo agganciato meglio la ripresa grazie alle Pmi, ma siamo anche più fragili – ha aggiunto – di fronte a noi abbiamo delle sfide decisive, e come associazione abbiamo dato delle risposte.
Sono convinto che proprio le piccole imprese, avranno il giovamento maggiore dalla transizione tecnologica e sull’intelligenza artificiale.
E poi c’è il tema delle risorse umane, un tema costante nel tempo, che è anche l’urgenza maggiore.
E riguarda tutte le imprese, ma specialmente quelle piccole, perché i giovani non le considerano un contesto eccellente dove poter esprimere le proprie competenze.
Ma in realtà le Pmi sono un contesto dove si può crescere».
L’appello alla classe politica
«Guardando al breve termine, penso al rilancio degli investimenti, in generale da parte delle Pmi, dove rileviamo una frenata legata all’incertezza, che però è dovuta più dei tassi alti e anche dei due cigni neri che abbiamo appena superato. Serve una politica centrale che sappia rispondere».
«Noi ce la mettiamo davvero tutta per essere quotidianamente al fianco delle nostre imprese associate ma siamo ben consapevoli anche del fatto che il rafforzamento delle piccole imprese non può prescindere da una traiettoria che la politica deve delineare e da un sostegno tangibile agli investimenti privati» aggiunge la presidente del Comitato Piccola Industria di casa nostra Elena Vittaz.
«Solo in questo modo si potrà puntare al rafforzamento e alla crescita delle piccole imprese accrescendone resilienza e capacità di affrontare le sfide attuali e future» conclude Vittaz.
Le parole dell’assessore allo Sviluppo economico Luigi Bertschy
«Stiamo uscendo dalla fase di emergenza, durante la quale abbiamo dato risposte migliorative, e le imprese hanno saputo raccogliere questa sfida e anche in un momento di crisi, hanno scelto di investire» commenta l’assessore allo sviluppo economico, formazione e lavoro, trasporti e mobilità sostenibile Luigi Bertschy -.
Finita l’emergenza ora vorrei poter lavorare di qui a fine legislatura in modo ordinato e con metodo, e sono abbastanza convinto che potremo farlo, anche governando i grandi cambiamenti globali come quello tecnologico e ambientale».
Nella foto in alto, da sinistra, il neo presidente del Comitato Giovani Imprenditori di Confindustria Marco Capula, la presidente del Comitato Piccola Industria Elena Vittaz, il presidente nazionale del Comitato Piccola Industria Giovanni Baroni e il presidente di Confindustria Valle d’Aosta Francesco Turcato.
(re.aostanewsit)