Valanga in Val di Rhêmes: 3 morti
I 3 deceduti sono Lorenzo Holzknecht, Sandro Dublanc e Elia Meta. I corpi sono stati portati ad Aosta
I corpi senza vita dei tre dispersi da ieri, giovedì 13, in Val di Rhêmes, in Valle d’Aosta, sono stati recuperati poco prima delle 9 di oggi. I tre – aspiranti guide alpine -, insieme al loro istruttore, erano stati travolti da una valanga durante una prova attitudinale per il conseguimento del titolo di guida alpina. Le operazioni di ricerca erano state interrotte ieri sera a causa delle avverse condizioni meteo.
Le operazioni di riconoscimento sono state affidate al Sagf. La procura di Aosta ha aperto un fascicolo, al momento non sono note le ipotesi di reato. Il pm Giovanni Roteglia dovrà decidere se disporre l’autopsia.
Chi sono i tre allievi deceduti
I tre deceduti sono il campione di scialpinismo e maestro di sci Lorenzo Holzknecht, 38 anni; il maestro di sci di Champorcher Sandro Dublanc, 44 anni e il finanziere in servizio ad Entrèves Elia Meta, 37 anni.
L’istruttore del corso per guide alpine Matteo Giglio, 49 anni, era stato portato in Pronto soccorso; le sue condizioni non sono gravi.
E’ stato proprio Giglio a lanciare l’allarme che ha raggiunto sia i soccorritori italiani che francesi. Segnalazioni della zona della tragedia sono state fatte anche da alcuni scialpinisti.
Grazie all’Artva ha individuato i corpi dei tre allievi. Ha scavato con la pala, ma non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
I tecnici italiani si sono mossi via terra. Le squadre sono state lasciate sopra il rifugio Benevolo.
La valanga
La valanga si è staccata nel pomeriggio di giovedì, attorno alle 14, nella zona di Tsanteleine, nella Val di Rhêmes, al confine con la Francia.
Nella zona, il pericolo era 2 (su una scala di 5); 3 intorno alla zona della tragedia.
«La valanga si è staccata a causa di una placca a vento» ha detto ai microfoni di Sky Tg24 il direttore del Soccorso Alpino Paolo Comune.
Placca che si è formata a causa del forte vento che ha interessato la Valle d’Aosta soprattutto nella giornata di ieri.
Le operazioni di soccorso
I tre uomini coinvolti dal distacco sono stati oggetto di ricerca da parte dei tecnici del Soccorso Alpino Valdostano intervenuti sul posto via terra.
A causa delle condizioni meteo avverse (nubi e nevicate in quota), i soccorritori non erano riusciti a raggiungere la zona in elicottero.
Si tratta della seconda valanga segnalata in Valle d’Aosta giovedì 13 aprile. L’altra si è verificata a Courmayeur. Una persona è stata ricoverata in rianimazione e altre due sono rimaste illese.
Il cordoglio
Dopo la tragedia, sono arrivati i primi messaggi di cordoglio.
«Siamo vicini al dolore delle famiglie – afferma il Presidente della Regione Renzo Testolin in una nota – e a tutta la comunità delle Guide alpine, rappresentata dall’Unione valdostana guide di alta montagna e alla Guardia di Finanza, così come la nostra vicinanza, in queste ore, va a tutti i professionisti che, sin da subito, si sono attivati con impegno e dedizione nelle difficili operazioni di soccorso, impegnative anche da un punto di vista emotivo, in relazione all’esito delle ricerche che purtroppo, nonostante tutti gli sforzi profusi, non hanno consentito di salvare le tre giovani vite ».
«Perdiamo tre uomini di montagna che sognavano di proseguire nel loro percorso volto a trasformare la propria passione in professione. La loro scomparsa – aggiunge il Presidente della Regione – si inserisce in una serie di tragici incidenti che quest’anno hanno funestato le Alpi e che ci sollecitano a tenere alta l’attenzione e l’impegno riguardo al tema della sicurezza in montagna su cui la Regione intende continuare a investire».
«Una tragedia che scuote l’intera Valle d’Aosta e che ci rattrista molto – dice il Presidente del consiglio Valle Alberto Bertin -. Esprimo a nome mio personale e dell’Assemblea valdostana la nostra più sincera vicinanza ai familiari e al sodalizio delle Guide alpine».
(re.aostanews.it)