Stop cibo nei cassonetti, a Châtillon un progetto contro lo spreco alimentare
Al via il progetto sperimentale realizzato da Slow Food con l'associazione Iole Castiglioni di Saint-Vincent e l'Unité des Communes Mont-Cervin
Stop cibo nei cassonetti, a Châtillon un progetto contro lo spreco alimentare.
«Perché il cibo non finisca nei cassonetti» è il nuovo progetto sperimentale di riduzione dello spreco alimentare avviato martedì 4 aprile.
Il progetto è realizzato da Slow Food Aosta, d’intesa con l’associazione Iole Castiglioni (Tenda Amica) di Saint-Vincent, con l’obiettivo di promuovere una campagna anti-sprechi.
«Abbiamo mutuato un modello del Trentino, che funziona – spiega Yves Grange del direttivo di Tenda Amica –.
Le attività commerciali e le aziende agricole potranno donare prodotti non più destinati alla vendita o prodotti in scadenza ancora idonei al consumo.
Stiamo raccogliendo le adesioni e, per il momento, saranno i volontari a provvedere alla raccolta.
breve verrà aperto all’utenza un punto di distribuzione con prodotti alimentari recuperati. A regime lo apriremo due volte alla settimana».
«Per i bisognosi e cercheremo di intercettare il sommerso»
L’iniziativa è rivolta ai bisognosi che verranno segnalati dalle assistenti sociali.
«Cercheremo anche – prosegue Grange – di intercettare il sommerso.
Molti provano disagio nel chiedere aiuto.
Chiederemo ai sindaci e agli amministratori, che hanno il polso della situazione, di segnalarci i casi di povertà che è sempre più in aumento.
Tenda Amica, il centro di accoglienza notturna di Saint-Vincent, ha 8 posti letto che sono sempre tutti occupati».
«Donate, nulla verrà sprecato»
Tiene a precisare: «Invitiamo a donare perché nulla verrà sprecato.
Facciamo rete con l’Emporio solidale al quale consegneremo tutto quello che non sarà distribuito sul territorio».
Parla poi della necessità «di creare la cultura del recupero e riuso andando nelle scuole a parlarne».
E ricorda le parole del presidente Mattarella che ha definito lo scarto di cibo ancora commestibile come «un insulto alla società, al bene comune, all’economia del Paese» e di Papa Francesco che ebbe a dire «il cibo che si butta via è come se venisse rubato alla mensa del povero».
Il progetto, in linea con gli impegni assunti nel G7 Salute e con gli obiettivi dell’Agenda 2030 elaborata dall’Onu, è condiviso dall’Unité des Communes valdôtaines Monte Cervino e si prefigge l’obiettivo di sensibilizzare la popolazione sull’importanza della riduzione dello spreco alimentare.
(danila chenal)