Superbonus, Manes: «il sistema è sfuggito al controllo e ha creato danno a imprese e famiglie»
Il deputato valdostano si è astenuto sul decreto legge
Superbonus, Manes: «il sistema è sfuggito al controllo e ha creato danno a imprese e famiglie».
L’analisi
«Bene l’approvazione del decreto Superbonus, ma ci sono ancora questioni da affrontare per sostenere l’edilizia». Lo sottolinea in una nota il deputato dell’Union valdôtaine Franco Manes, componente delle minoranze linguistiche nel gruppo misto della Camera, che martedì è stato l’unico astenuto sul provvedimento votato a Montecitorio.
Il disegno di legge ora approderà al Senato per il via libera definitivo. Per Manes, il Superbonus «è caratterizzato da un grande limite: non è in grado di diventare strutturale e di autosostenersi. Per questo va ripensata e ridisegnata sin d’ora immaginando di creare una nuova strategia nazionale per il settore edilizio».
Per Manes «la nuova misura dovrebbe avere l’obiettivo principale della riqualificazione energetica e strutturale del nostro patrimonio edilizio, nel rispetto della nostra tradizione e architettura. E’ necessario invertire la logica di questi aiuti, quasi identificati dai cittadini come dei contributi a fondo perduto, facendoli diventare strutturali distribuendoli su un lasso temporale di 10 anni».
Manes evidenzia come «il sistema non adeguatamente governato sia sfuggito completamente al controllo della finanza pubblica. Ci sono state troppe aspettative, troppe promesse, troppe informazioni non veritiere che hanno causato oramai un danno ingente per le imprese e per le famiglie».
L’astensione è motivata dall’apertura del governo ad alcuni emendamenti ma «si poteva fare di più». Manes esprime, infine, «soddisfazione per il parere favorevole del governo sulla mozione della componente delle minoranze linguistiche del misto che impegna l’esecutivo ad adottare iniziative normative per riordinare il sistema degli incentivi indirizzati al recupero e riqualificazione dell’edilizia esistente, immaginando di creare un sistema strutturale e virtuoso degli incentivi, finalizzando il tutto alla riqualificazione energetica e strutturale ed a contrastare in qualsiasi modo la desertificazione e abbandono dei borghi e dei villaggi».
(re.aostanews.it)