Issogne, anonimi denunciano: «Stanchi di bere l’acqua del torrente», il sindaco replica: «l’acqua è controllata»
Il sindaco di Issogne ribatte alle accuse di una lettera anonima inviata a Bim, Servizio di Igiene e Sanità pubblica, Forestale, assessorato all'Ambiente e presidenza della Regione
«A Issogne siamo stanchi di bere l’acqua del torrente».
Inizia così la lettera anonima firmata da un generico “Alcune famiglie di Issogne” inviata al Servizio Igiene e Sanità pubblica, al Bim, alla Forestale, all’assessorato all’Ambiente e al presidente della Regione denunciando torbidità dell’acqua o il troppo cloro utilizzato.
«L’acqua che esce dai rubinetti è sicuramente non controllata dal punto di vista igienico-sanitario. Inoltre non siamo certi esista una richiesta di autorizzazione alle autorità competenti» denunciano le famiglie anonime.
La replica del sindaco
Denunce arrivate sul tavolo del sindaco di Issogne, Patrick Thuegaz, che prontamente replica con una lettera aperta.
«Avrei auspicato che le famiglie inascoltate di Issogne avessero rivolto le loro domande direttamente al sindaco del Comune di Issogne, responsabile delle condizioni di salute del territorio, in luogo di inviare una lettera alle strutture in indirizzo» scrive Thuegaz.
Il sindaco parla di inesattezze, «supponendo comportamenti illeciti da parte del sottoscritto, insinuando addirittura una violazione delle norme e una azione svolta in assenza di autorizzazioni, mettendo a repentaglio la salute dei cittadini».
«Quanto scritto è molto grave e diffamatorio» sottolinea Thuegaz.
Il sindaco torna sulla carenza idrica che «a partire dal mese di gennaio 2023, ha interessato il territorio comunale».
Problematica che «è stata affrontata prontamente e tempestivamente dal Comune di Issogne, adottando tutte le attività di emergenza per sopperire in tempi rapidi alla criticità riscontrata».
Situazione affrontata «in modalità di “Protezione Civile”, attivando il protocollo di rifornimento delle vasche con l’ausilio delle autobotti dei Vigili del Fuoco del Comando di Aosta».
«Contemporaneamente – si legge nella replica del sindaco -, sono state svolte le analisi sul punto di prelievo del torrente e all’interno di un pozzo nei pressi del campo sportivo, ed è iniziata la procedura per l’autorizzazione urgente di approvvigionamento idrico di emergenza di acqua destinata al consumo umano, ai sensi del D.lgs. 02/02/2021 n. 31, della DGR n. 4172 del 29/12/2006 e della DGR 571 dell’11/03/2011, conclusasi con il relativo Decreto dell’Assessore alla Sanità, salute e politiche sociali».
Decreto evidenza Thuegaz che si basa proprio sui pareri favorevoli del Servizio Igiene dell’Ausl e del Dipartimento programmazione, difesa del suolo e risorse idriche.
«Pertanto, si ribadisce alle famiglie di Issogne che sono state seguite tutte le procedure per garantire la conformità dell’acqua erogata alle utenze domestiche, non domestiche e agricole ai sensi delle normative citate nel Decreto, e che attualmente il controllo viene regolarmente garantito».
Il sindaco Patrick Thuegaz ricorda poi gli incontri con la popolazione organizzati proprio per informare i cittadini della situazione e della sua evoluzione, e la diffusione del resoconto tramite i canali dell’amministrazione.
«Il sottoscritto e l’intera Giunta Comunale, assieme ai Consiglieri comunali, hanno sempre dimostrato ampia disponibilità al confronto e all’illustrazione della situazione, recependo anche le idee o proposte che alcuni cittadini, veramente interessati a fare il bene per il paese, hanno fornito in modo propositivo in questi mesi» si legge ancora.
«Diversamente, l’invio di una lettera anonima agli Enti Regionali non dimostra nulla, se non la malafede in coloro che l’hanno scritta, i quali, nonostante le numerose possibilità di informazione, non hanno recepito le notizie corrette e istituzionali e si sono infine trincerati dietro l’anonimato» evidenzia Thuegaz.
«Porgo, infine, agli anonimi autori l’invito a rivolgere le domande alle quali non avrei risposto ad un confronto de visu, durante il quale avrei modo non di difendere l’operato (che è stato rigorosamente rispettoso delle norme e del ruolo di responsabile della salute pubblica sul territorio, finanche in situazione di emergenza) – conclude il sindaco -, ma di ascoltare le loro proposte per il miglioramento della situazione di carenza idrica».
(e.d.)