Psicologi per l’emergenza: 1152 persone aiutate, triplicano i bambini
Il Nucleo Psicologico per l'Emergenza dell'azienda Usl è nato nel 2021, dopo l'alluvione che ha messo in ginocchio la Valle. I dati del 2022 mostrano una richiesta sempre maggiore, dall'azienda Usl e dal territorio.
Psicologi per l’emergenza: 1152 persone aiutate, triplicano i bambini.
Sono 1152 le persone che nel 2022 hanno subito un evento traumatico a rischio psicologico per le quali si sono attivati i professionisti del Nucleo Psicologico per l’Emergenza dell’azienda Usl della Valle d’Aosta.
Sono il 30% in più rispetto all’anno precedente, quando le persone aiutate erano state 825.
Il NPE è incardinato della Struttura semplice dipartimentale di Psicologia.
Triplicano i bambini, le richieste più numerose dalle donne
Secondo quanto segnalato dal NPE, è «particolarmente rilevante l’aumento dei bambini (97 nel 2022 e 31 nel 2021) e degli adolescenti (95 nel 2022 e 49 nel 2021)».
Le richieste per gli interventi arrivate dal territorio sono passate da 58 nel 2021 a 149 nel 2022.
Dall’azienda Usl – reparti, pronto soccorso e ranimazione) gli interventi richiesti sono passati da 210 a 255.
Le donne sono la maggioranza e sono passate da 457 nel 2021 a 717 nel 2022.
Le attività a sostegno degli operatori sanitari
In linea con le attività dell’anno precedente sono invece i numeri del supporto agli operatori sanitari e dell’emergenza: sono stati erogati supporti individuali a 37 operatori sanitari dei vari reparti e servizi, attivati spazi di decompressione per 69 operatori di Pronto Soccorso, Rianimazione e CUS e creati 6 gruppi di empowerment per 43 operatori.
Il commento della dottoressa Madeo
«Il trend è sicuramente in crescita – dice la dottoressa Meri Madeo, responsabile del Nucleo e della SSD Psicologia -.
In particolare emergono casi con un maggior coinvolgimento dei bambini e degli adolescenti, e delle donne.
Crescono la violenza domestica (da 24 a 28 casi), la violenza assistita (da 5 a 6 casi) e gli abusi sessuali (da 7 a 13 casi).
Negli anni abbiamo sviluppato metodologie di punta per trattare e seguire nel tempo le persone che subiscono un trauma e per cui è importante agire subito, e abbiamo costruito una fitta rete di collaborazione, formazione e supporto su tutto il territorio».
Il Nucleo Psicologico per l’emergenza
Istituito dall’azienda Usl nel 2001, all’indomani dell’alluvione che mise in ginocchio la nostra regione, il NPE è attivo sulle 24 ore.
Sei psicologi garantiscono la copertura del giorno e della notte e possono essere attivati in ogni momento dai reparti ospedalieri, dalla Centrale Unica del Soccorso 112, dalle Forze dell’ordine (con cui l’azienda Usl ha siglato una convenzione) e dalla Protezione Civile.
Un unicum in Italia
Non esiste in Italia un altro servizio come il nostro che permette l’intervento immediato e puntuale nelle situazioni emergenziali più svariate, dall’incidente in montagna all’atto anticonservativo, dalla violenza domestica alla comunicazione e al supporto ai malati oncologici» sottolinea la dottoressa Madeo.
E’ anche un investimento sul futuro – prosegue – perché i traumi ‘hanno ombre lunghe’ e se non affrontati nel modo corretto e tempestivo impattano sui gruppi sociali, sullo sviluppo degli individui e delle comunità».
Professionisti super specializzati
Gli psicologi del Nucleo sono super specializzati.
«Si tratta di professionisti preparati e portati per questo mestiere, con esperienza nel mondo dell’emergenza.
Non è un’attività che possono fare tutti perché prima o poi ti trovi in una situazione ai limiti della sostenibilità. Per questo viene organizzata una supervisione una volta al mese e c’è un confronto continuo».
L’importanza della comunicazione
L’approccio alla comunicazione è fondamentale.
«Con gli strumenti giusti si può evitare alle vittime, ai famigliari e ai sopravvissuti una seconda traumatizzazione, legata al modo nel quale apprendono il fatto.
Si può aiutare ad affrontare l’evento, favorire il processo di elaborazione, che comincia proprio da quell’istante» spiega Madeo.
Le frasi da NON dire
Ci sono frasi da non dire mai?
«Sì – risponde la dottoressa Madeo -, penso a ‘E’ stato meglio così’ o ‘Ora parliamo d’altro’ oppure ancora ‘Devi essere forte per affrontare questo momento’, ‘Passerà in fretta’, ‘Sarebbe potuto andare molto peggio’».
Nella foto in alto, Meri Madeo, responsabile del Nucleo Psicologico dell’Emergeza e della Struttura semplice dipartimentale Psicologia.
(re.aostanews.it)