Consiglio Valle: no dell’aula al cibo sintetico, passa una mozione a sostegno di Coldiretti
A presentare l'iniziativa il gruppo della Lega per fermare «la deriva»
Consiglio Valle: no al cibo sintetico dell’aula. Passa una mozione presentata dalla Lega. A presentarla il capogruppo leghista Andrea Manfrin che parla di politica nazi-ecologista e cita le direttive casa e auto elettriche, l’introduzione degli insetti nei menu d’Europa.
Nell’accogliere la mozione a sostegno di Coldiretti, l’assessore all’agricoltura Marco Carrel ha sostenuto che «l’identità culturale passa anche attraverso la tradizione alimentare».
L’illustrazione
«Noi rifuggiamo da quest’ottica che rappresenta una pericolosa deriva. Il cibo sintetico andrebbe a sostituire l’agricoltura, la pesca e l’allevamento. Ci ritroveremo a breve a consumare hamburger prodotti in vitro o a cuocere uova sintetiche. Le infrastrutture biotecnologiche per produrre cibo in vitro già ci sono. Il cibo sintetico è tutt’altro che ecologico poiché è un prodotto di origine artificiale, ingegnerizzato, prodotto per lo più in bioreattori, perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali e soprattutto è meno efficiente di quelli oggi più performanti. Inoltre non sappiamo come reagirà il nostro corpo assumendolo. Il cibo sintetico omologa e limita le scelte dei consumatori senza contare che può avere importanti impatti socio-economici». Per Manfrin e colleghi dietro ci «sono i potentati economici» ha illustrato in aula.
Gli interventi
Concorda Chiara Minelli (Pcp): «Noi siamo contrari al cibo sintetico e a quanto ne deriva. Dietro alla promozione del cibo sintetico ci sono i grandi profitti. Siamo di fronte a una dinamica di omogeneizzazione e capitalista.
Per Corrado Jordan (Av-VdA Unie): «Il cibo sintetico crediamo distrugga i legami con le produzioni del territorio. La strada che dobbiamo percorrere è quella degli allevamenti sostenibili. Etica e ambiente sono alla base della narrazione distorta. Dobbiamo opporci a queste deriva».
Il capogruppo del gruppo Fp-Pd Paolo Crétier ha detto: «Dobbiamo difendere le nostre produzioni di eccellenza che rispettano i protocolli. Io credo che in questo momento il cibo sintetico non metta a rischio le produzioni, ma potrebbe in futuro».
Augusto Rollandin (Pla) invita a vigilare «sulle produzioni locali che sono un punto di riferimento».
Per Mauro Baccega (FI): «Noi siamo sicuramente al fianco della Coldiretti. Ripudiamo la carne sintetica anche perché non è ecologicamente sostenibile. Dobbiamo salvaguardare i prodotti valdostani e italiani».
L’assessore
Nell’accogliere la mozione l’assessore all’agricoltura Marco Carrel ha spiegato: «necessiterà da parte di ogni cittadino una presa di posizione. L’allevamento zootecnico sarà un grande problema per la Valle d’Aosta. Stiamo assistendo a investimenti miliardari sulla clean meat, la carne pulita. Dobbiamo evitare questa deriva. Ribadiamo la solidarietà a Coldiretti e a tutti quanti si schierano nella difesa delle produzioni. E’ necessaria una legge che vieti la produzione di cibo sintetico in Italia. L’identità culturale passa anche attraverso la tradizione alimentare».
La mozione
La mozione invita a dare sostegno alla petizione promossa da Coldiretti contro il cibo sintetico e di tutte le iniziative di sensibilizzazione al riguardo sostenute dal mondo agricolo valdostano finalizzate a richiamare l’attenzione sui rischi della diffusione del cibo da laboratorio;a difendere, in sede di Conferenza Stato-Regioni e nei rapporti con il Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, le filiere agro-zootecniche valdostane minacciate dalla diffusione del cibo sintetico;a coinvolgere i due parlamentari valdostani.
(da.ch.)