Cime Bianche: 5 ipotesi di collegamento fino a un massimo di 122 milioni di euro
Lo studio per il collegamento intervallivo attraverso il vallone di Cime Bianche esamina 5 diverse soluzioni con tempi di percorrenza tra i 34 e 21 minuti e 3/4 stazioni intermedie
Sono 5 le diverse opzioni esaminate dallo studio propedeutico e preliminare alla valutazione di fattibilità del collegamento intervallivo Cime Bianche, che vanno da un minimo di 72 milioni 363 mila euro a un massimo di 122 milioni 716 mila euro.
Il corposo studio, elaborato dallo studio Montecno di Bolzano, parte da due punti fermi, la stazione di partenza in località Frachey, sul lato del comprensorio Monterosaski, e la stazione di arrivo all’interno del comprensorio di Cervinia, ai Laghi di Cime Bianche.
Le cinque alternative di progetto
Da qui analizza cinque ipotesi di collegamento suddivise in due macrogruppi.
«Il primo gruppo, prevede due soluzioni con un totale di 4 tronchi ciascuno realizzati per la maggior parte con cabinovie ad ammorsamento automatico» si legge nello studio.
«Il secondo gruppo, propone altre 3 opzioni che ricorrono invece all’utilizzo di cabinovie di tipo 3s (ossia trifune, ndr) (ad eccezione dell’ultimo tronco Colle superiore delle Cime Bianche-Laghi Cime Bianche per il quale si ricorre a cabinovia ad ammorsamento automatico nella totalità delle alternative)» prosegue la relazione di sintesi dello studio.
Tutte le tipologie di impianto prevedono veicoli chiusi con passeggeri seduti, ampia panoramicità dei veicoli, un trasferimento da un impianto all’altro facile e la possibilità di esercizio sia invernale che estivo.
Tre o quattro le stazioni intermedie previste a seconda delle alternative.
Alternativa 1
Quattro tronchi (Frachey-Vardaz; Vardaz-Plan Sommetta; Plan Sommetta-Colle Superiore delle Cime Bianche) con cabinovia ad ammorsamento automatico sul tracciato previsto dal bando di gara con un tempo di percorrenza di 28 minuti, una lunghezza complessiva di 10,14 km e 57 sostegni totali. Costo 91 milioni 245 mila euro.
Alternativa 2
Quattro tronchi (Frachey-Vardaz; Vardaz-Plan Sommetta; Plan Sommetta-Colle Superiore delle Cime Bianche con seggiovia e Colle Superiore delle Cime Bianche-Laghi Cime Bianche), tre con cabinovie monofune ad ammorsamento automatico e il mantenimento della seggiovia Plan Sommetta-Colle Superiore Cime Bianche, con un tempo di percorrenza di 28 minuti, una lunghezza complessiva di 10,12 km, «59 sostegni dei quali 19 ricadono all’interno dei confini della Zsc». Costo: 72 milioni 363 mila 500 euro.
Alternativa 3
Tre tronchi (Frachey-Vardaz cabinovia trifune tipo 3S; Vardaz-Colle Superiore delle Cime Bianche con cabinovia trifune tipo 3S; Colle Superiore delle Cime Bianche-Laghi Cime Bianche con cabinovia monofune 10 posti) con lunghe campate che limita il numero dei sostegni di linea. Lunghezza complessiva 9 km 211 metri, 17 piloni e 21 minuti di percorrenza. Costo: 122 milioni 716 mila euro.
Alternativa 4
Tre tronchi come la soluzione 3, ma con stazione intermedia a Djomein (Frachey-Djomein cabinovia trifune tipo 3S; Djomein-Colle Superiore delle Cime Bianche con cabinovia trifune tipo 3S; Colle Superiore delle Cime Bianche-Laghi Cime Bianche con cabinovia monofune 10 posti). Lunghezza totale di 9 km 260 metri con 17 piloni e un tempo di percorrenza di circa 21 minuti. Costo totale: 120 milioni 274 mila euro.
Alternativa 5
Tre tronchi come per le soluzioni 3 e 4, ma con stazione intermedia a Gavine (Frachey-Gavine cabinovia trifune tipo 3S; Gavine-Colle Superiore delle Cime Bianche con cabinovia trifune tipo 3S; Colle Superiore delle Cime Bianche-Laghi Cime Bianche con cabinovia monofune 10 posti). Lunghezza complessiva di 9 km 351 metri, 16 piloni e tempo di percorrenza di 22 minuti. Costo: 114 milioni 422 mila euro.
La soluzione teorica
Lo studio contempla poi una soluzione puramente teorica con un unico tronco di collegamento, senza stazioni intermedie, con una cabinovia 3F tra Frachey e il Colle Superiore delle Cime Bianche, ma «la considerevole lunghezza longitudinale, il rilevante dislivello da superare e la mancanza di riscontri pratici e reali rispetto alle considerazioni teoriche di progetto» si legge nella relazione di sintesi allo studio, «hanno portato le primarie ditte funiviarie a esprimere grosse riserve».
Lo studio all’esame delle commissioni
Lo studio è stato trasmesso ieri alla III e IV Commisione, Territorio e Sviluppo economico, che dovranno esprimersi prima dell’esame del Consiglio Valle.
Insieme allo studio preliminare alla valutazione della fattibilità è stato trasmesso anche il parere dell’Avvocatura.
(e.d.)