Una proposta di legge per riconoscere indennità sanitaria ai professionisti esclusi dalla Legge 22
I gruppi consiliari Misto, Forza Italia e Lega Vallée d'Aosta presentano una proposta di legge che include tra i beneficiari dell'indennità di attrattività anche la dirigenza sanitaria non medica e il personale delle professioni sanitarie escluse, dai fisici ai chimici, ai fisioterapisti, dagli psicologi ai veterinari
Una proposta di legge per riconoscere indennità sanitaria ai professionisti esclusi dalla Legge 22.
«Un’operazione di giustizia per i sanitari esclusi dalla recente norma sull’attrattività.
Una norma per risolvere il primo grande problema della nostra Regione, l’argomento più importante del quale il Consiglio regionale deve occuparsi».
Così, il consigliere del Gruppo Misto Claudio Restano ha annunciato la proposta di legge illustrata stamattina con i colleghi Paolo Sammaritani (Lega) e Mauro Baccega (Forza d’Italia).
Obiettivo: fronteggiare le criticità che sempre più si acuiscono nella sanità valdostana «dove è in atto un preoccupanti fuggi fuggi» secondo il consigliere Restano.
La proposta di legge
La proposta di legge nasce dall’ordine del giorno votato e approvato dal Consiglio regionale nel mese di ottobre 2022, a proposito della legge 22/2022.
«Ordine del giorno disatteso che non ha esteso indennità alle altre professioni sanitarie e alla dirigenza non medica» precisa il consigliere Restano.
La proposta di legge estende, per il biennio 2023/2024 la cosiddetta indennità sanitaria temporanea prevista dall’articolo 2 della legge 22 anche al personale della dirigenza sanitaria non medica – per 750 euro lordi mensili – e a tutto il personale delle professioni sanitarie – 300 euro – dipendenti a tempo indeterminato e full time dell’azienda Usl della Valle d’Aosta.
«Questo anche alla luce delle richieste dei sindacati e degli ordini professionali e per garantire le prestazioni sanitarie e le attività previste dai livelli essenziali di assistenza, i LEA – ha detto il consigliere Restano -. Ferme restando la necessità di una riforma strutturale per dare una nuova possibilità alla sanità valdostana e l’urgenza di un nuovo atto aziendale».
Il consigliere Restano si è detto disponibile sin da subito a emendare la proposta di legge, in favore di professioni non comprese e del personale part time.
«Siamo propositivi e aperti a eventuali modifiche della norma, purchè si faccia in fretta» conclude il consigliere del Gruppo Misto.
Indennità: le parole del consigliere Baccega
Il consigliere di Forza Italia Mauro Baccega ha sottolineato «la volontà di cambiare marcia, dopo la lunga pausa amministrativa e politica dovuta alla crisi di governo.
C’è un Piano Salute e Benessere da aggiornare e c’è un’ingiustizia contenuta nella legge 22 alla quale rimediare».
«Per garantire i LEA si lavora in team, tutta l’équipe contribuisce al progetto di cura – commenta Baccega -.
Per questo bisogna porre rimedio all’iniquità della norma che prevede un incentivo solo per due categorie di lavoratori.
Forza Italia sostiene con determinazione la proposta di legge perchè in sintonia con l’emendamento alla legge 22/2022 che avevamo proposto, bocciato dalla maggioranza e che invitava a utilizzare 2 milioni e 300 mila euro di ‘avanzo’ generato da economie, per includere anche il personale sanitario non indicato nella legge.
Baccega ha individuato come priorità il mantenimento di ciò che abbiamo ma anche la necessità di attrarre nuovi professionisti, con possibilità di formazione di alto livello, attività di ricerca e avanzamento di carriera.
«Non possiamo restare inermi innanzi all’esodo verso la Svizzera» conclude il consigliere Baccega.
Proposta di legge: il commento del consigliere Sammaritani
Di «questione attrattività che riguarda tutta Italia, con una genesi che risale a tanti anni fa, frtutto di scelte di bilancio e di programmazione sbagliate» ha parlato il consigliere della Lega Paolo Sammaritani.
«Dalle audizioni è emerso che non è soltanto la questione economica a pesare – ha detto Sammaritani -.
Pesano l’ambiente di lavoro, le condizioni di lavoro, la possibilità di carriera e di formazione».
Non siamo favoriti dai nostri piccoli numeri e neppure geograficamente – ha detto il consigliere leghista -.
Le misure che favoriscono l’attrattività sono particolarmente importanti peruna gestioen della sanità tempestiva ed efficace».
«Siamo in un momento di crisi, con lunghe liste d’attesa, medici di base che mancano, il ricorso ai gettonisti, il personale che chiede aspettativa o si licenzia.
C’è urgenza di rimediare – conclude Restano, ecco perchè abbiamo ricalcato la legge 22, perchè questa non venga cassata dai giudici costituzionali».
Secondo quanto riferito dal consigliere del Gruppo Misto, sono circa 350 i lavoratori della sanità esclusi dall’indennità di attrattività attualmente prevista dalla legge 22.
(c.t.)