I 500 euro di bonus formazione spettano anche ai precari, Regione condannata a pagare 140 mila euro
Lo ha stabilito il giudice del lavoro Luca Fadda accogliendo il ricorso di 60 insegnanti precari
Il Bonus formazione da 500 euro spetta anche ai precari, Regione condannata a pagare 140 mila euro.
Il bonus di 500 euro annui per la formazione spetta anche ai precari.
Lo ha stabilito il giudice del lavoro di Aosta che nei giorni scorsi ha accolto il ricorso di decine di insegnanti precari iscritti, patrocinati dall’avvocato Sacha Bionaz del foro di Ivrea.
Lo fanno sapere i sindacati Snals e Savt Ecole. La Regione dovrà pagare circa 140 mila euro, oltre alle spese legali.
500 euro di bonus formazione, il ricorso dei precari
Il giudice del lavoro Luca Fadda ha pronunciato sei sentenze, accogliendo il ricorso degli insegnanti e condannando la Regione Autonoma Valle d’Aosta a riconoscere anche ai docenti precari il bonus di 500 euro per la formazione previsto dalla legge 107/2015, la cosiddetta ‘Buona Scuola.
«Tra i fondamenti delle decisioni assunte dal Giudice Fadda, è stato citato un recente pronunciamento del Consiglio di Stato che ravvisa nel vigente sistema di formazione a “doppia trazione”, distinto per i docenti di ruolo e non di ruolo, una collisione “con i precetti costituzionali sia per la discriminazione che introduce a carico dei docenti non di ruolo sia, ancor di più, per la lesione del principio di buon andamento della pubblica amministrazione» si legge nella nota di Savt Ecole e Snals.
La soddisfazione dello Snals Confsal
«Si tratta dell’ennesimo riconoscimento del diritto dei precari a ricevere pari trattamento del personale a tempo indeterminato e non possiamo che esserne s
oddisfatti – ha dichiarato il
segretario regionale dello Snals Alessandro Celi.
Spiace, invece, constatare che ancora una volta l’Amministrazione regionale haperso un’occasione per distinguersi dallo Stato nella gestione del proprio personale. Riconoscere ai precari il bonus formazione, senza costringerli al ricorso, avrebbe aiutato questi a prepararsi per la delicata professione che svolgono ed evitato alle casse regionali il pagamento delle spese».
Il commento del segretario del Savt Ecole
«Riteniamo molto importante che tra gli argomenti a supporto del giudizio sia stato richiamato che la contrattazione collettiva, in particolare gli articoli63 e 64 del CCNL, pongono a carico dell’amministrazione l’obbligo di fornire strumenti, risorse e opportunità per la formazione a tutto il personale docente, senza alcuna distinzione fra docenti precari e di ruolo – – ha commentato il segretario del Savt Ecole Luigi Bolici.
Nel complesso, il Tribunale ha condannato la Regione al riconoscimento del bonus formativo pari a € 500 per 60 ricorrenti per l’importo complessivo di circa 140mila euro, in aggiunta alle spese legali.
«Le organizzazioni sindacali, nel silenzio dell’amministrazione scolastica regionale, stanno istruendo altri ricorsi per i quali i sindacati auspicano pronunce analoghe» conclude la nota di Savt Ecole e Snals.
(re.aostanews.it)