Testolin si scusa e chiede la fiducia per «evitare la paralisi»
Il presidente in pectore si ripresenta con la sua squadra per evitare le urne
Testolin chiede scusa e chiede la fiducia per «evitare la paralisi». Il presidente in pectore si ripresenta con la sua squadra per evitare le urne.
«In politica come nella vita non è mai facile chiedere scusa. Il fatto di volersi ripresentare oggi con la stessa squadra e lo stresso programma di alcuni giorni fa – ha sottolineato il presidente in pectore Renzo Testolin – non è né un affronto alla decenza né un gesto inopportuno di ingiustificata ostinazione ma è piuttosto la scelta più corretta per ribadire la volontà di proporsi per mettersi a disposizione, per cercare di dare un governo alla nostra Regione e di lavorare per dare le risposte che l’opinione pubblica aspetta anche a fronte della mancanza, nell’attuale situazione, di una qualsiasi altra alternativa concreta e sostenibile».
Unica via
«Crediamo che questa sia in realtà l’unica via per riuscire a dare un governo e una guida a questa Regione senza rischiare di abbandonarla a mesi di ordinaria amministrazione e di paralisi politico-amministrativa di cui nessuno ha bisogno come peraltro ben ribadito anche dai Sindaci, per voce del loro Presidente, nel discorso alla Festa della Valle d’Aosta».
«Sinceramente crediamo nella bontà della proposta, sia politica che amministrativa e consideriamo che la bocciatura del 24 febbraio non abbia niente a che vedere con la validità del programma o con la possibilità che questa maggioranza sia in grado e possa dare risposte opportune alla nostra comunità ma sia stata piuttosto dettata da altri fattori» ha evidenziato Testolin.
Per proseguire: «In questo momento, alla caccia al colpevole abbiamo preferito verificare, con urgenza e immediatezza, all’interno dei 19 Consiglieri che hanno sottoscritto la richiesta di convocazione di questo nuovo Consiglio Valle, la volontà unanime di riparare a quanto verificatosi alcuni giorni fa e rendersi disponibili a lavorare, con ancor più dedizione, per cercare di recuperare la credibilità di cui tutti noi abbiamo bisogno e per cercare di rispondere al meglio alle esigenze della comunità. Se così non fosse, se questa Assemblea oggi non fosse in grado di dare vita ad un nuovo governo capace di prendere responsabilmente in mano le redini per dare una direzione a questa Regione, allora non ci sarebbero più parole per definire un tale gesto di irresponsabilità e un simile epilogo decreterebbe definitivamente l’inappropriatezza di chi siede in questo consesso».
(re.aostanews.it)