Testolin, buona la seconda: eletto con i 19 voti della maggioranza
La Lega ha inscenato la protesta nell'atrio ''Pas de sens pas de vote' e non partecipa al voto così come Evolvendo, Pcp e Forza Italia; l'elezione è affare della sola maggioranza a 19
Testolin, buona la seconda: eletto con i 19 voti della maggioranza. Nessuna sorpresa in Consiglio Valle. La Lega non ha partecipato al voto (e neppure al dibattito) e ha inscenato la protesta nell’atrio ”Pas de sens pas de vote’. Si astengono dal votare pure Evolvendo, Pcp e Forza Italia. Passano a 19 gli assessori in un unico voto.
Il dibattito
Per la capogruppo di Pcp Erika Guichardaz «chi non ha votato, voterà, oggi, per un attaccamento alle poltrone? Diamo anche quest’oggi un pessimo spettacolo, presentando tout court quanto già proposto. Fateci sapere quali risposte intendete dare ai valdostani».
Il consigliere Claudio Restano – all’opposizione nel centrodestra autonomista – ha sottolineato: «Dobbiamo chiederci cos’è all’origine di questa crisi e se è stata gestita in maniera corretta. Beh i valdostani pensano che è un ‘bel paciocco’ . Il percorso ha messo in evidenza i personalismi e le individualità. Siamo tornati al ‘celodurismo’ di bossiana memoria. Forse ha vinto un uomo solo, pragmatico e decisionista. Auspico che Lei sappia cambiare marcia, collega Testolin».
Il capogruppo di Forza Italia Pierluigi Marquis ha detto: «Credo non si possa sottovalutare la bocciatura del presidente. Riconosciamo a Testolin il coraggio di ripresentarsi. Ma quale è Il senso di responsabilità? Forse è il mantenimento della cadrega. Forse è la paura di andare alle urne. La Valle d’Aosta ha bisogno di persone serie in quest’aula. Credo che ci sia troppa autostima qui dentro. La Valle d’Aosta ha bisogno di altro. La preferenza unica ha sconfitto la politica».
Per Chiara Minelli (Pcp) «Va in scena lo stesso spettacolo. Avete fatto le prove generali di voto o qualcuno ha fatto ammenda? Qui regna la désunion o non certo la réunion. Il Consiglio Valle sembra sempre di più un palcoscenico dove vanno in scena le peggiori commedie dell’assurdo. Ribadiamo il nostro no a questa proposta che non risponde alle esigenze della comunità».
Nell’intervenire Mauro Baccega (FI) ha detto: «I valdostani non ne possono più di questo sistema. Caro presidente in pectore Testolin purtroppo nella tua squadra ci sono persone inaffidabili. La squadra l’ha ricompattata oggi ma domani? Davanti ai numerosi dossier spinosi che richiederanno compattezza e che potranno essere trappole come si comporteranno gli insoddisfatti? La manderanno di nuovo sotto? Avete avuto la sfrontatezza di ripresentarvi seppure nelle incertezze. Sia chiaro: pochi hanno deciso per tutti».
Il capogruppo di Av-VdA Unie Albert Chatrian ha evidenziato: «Capisco che i colleghi non comprendano la nostra scelta di campo. Ammette il black out. Siamo andati a rovistare nei cassetti per capire le origini del guasto. Venerdì scorso qualcosa non ha funzionato. Abbiamo riunito i 19 per capire e superare l’empasse. I cittadini hanno tutte le ragioni per indignarsi ma noi vogliamo riprendere il cammino, difficile e ardito. L’obiettivo è ridare centralità a un unico movimento autonomista. Ora dobbiamo riconciliarci con i cittadini».
Il capogruppo dell’Union valdôtaine Aurelio Marguerettaz concede: «Concordiamo sul fatto che sia stata una brutta settimana. Il consiglio regionale ne esce malconcio» e poi affonda: «ma non è che voi, colleghi Restano e Marquis, possiate darci dei cialtroni. E collega Minelli ci dica lei quale progetto ha prima di dire che il nostro è da 2 soldi. Noi dobbiamo dare risposte. Questa è alta responsabilità da parte nostra. Vedo poi che anche il centrodestra è diviso. Non ci sono altre alternative. E’ indispensabile procedere alla ricomposizione e mantenere un confronto che affronti temi e problemi. Rimettiamo in carreggiata questa amministrazione e diamo risposte alla comunità».
Il capogruppo di Fp-Pd Paolo Crétier ha puntualizzato: «Siamo qui a confermare il progetto autonomista-progressista e il suo coraggioso presidente. Io credo che responsabilmente dobbiamo rispondere all’antipolitica di chi vuole banalizzare il Consiglio Valle. Noi sosterremo convintamente questo progetto».
(da.ch.)