Casinò: la richiesta di risarcimento da 43 milioni di 2 società torna in Corte d’Appello
La vicenda riguarda il passaggio dal privato al pubblico della casa da gioco di Saint-Vincent: durante il cambio di gestione non sarebbero, secondo i ricorrenti, stati pagati affitti di parcheggi e magazzini
La richiesta di risarcimento da 43 milioni di euro presentata da due società del gruppo Lefebvre alla Casinò de la Vallée spa torna in Corte d’Appello. Lo ha deciso, il 26 gennaio, la Corte di Cassazione, che con un’ordinanza pubblicata il 22 febbraio ha disposto l’annullamento con rinvio della sentenza con cui la Corte d’Appello di Torino aveva respinto la richiesta presentata dalle due società.
La richiesta di risarcimento torna in Corte d’Apppello
La richiesta presentata da parte di Sitmar (ex Sitav) ed Elle Claims è di 43.606.000 euro. In secondo grado, la richiesta era stata respinta nel novembre 2020.
La vicenda riguarda il passaggio dal privato al pubblico della casa da gioco della località termale. Secondo i ricorrenti, durante il passaggio di gestione non sarebbero stati pagati affitti di parcheggi e magazzini. Da qui, la richiesta di risarcimento milionario.
La palla torna così alla Corte d’Appello di Torino. I giudici civili di secondo grado, in diversa composizione, dovranno pronunciarsi nuovamente sulla causa.
La vicenda vede coinvolta anche anche Casinò de la Vallée Gestione straordinaria. Nella sentenza del 16 novembre 2020, infatti, era stata condannata a pagare 215.500 euro, oltre interessi, a Elle Claims.
(t.p.)