Federico Pellegrino verso il Mondiale di Planica: «Nelle gare a squadre abbiamo le chances maggiori»
Il due volte vice-campione olimpico si appresta a debuttare domani nella sprint a tecnica classica nella settima rassegna iridata della carriera, prima da papà: «La nascita di Alexis ha cambiato il mio approccio, adesso vivo con più serenità i contrattempi quotidiani»
Decolla domani con la sprint a tecnica classica il Mondiale di Planica di fondo.
La pattuglia valdostana in azzurro è composta da tre elementi: Federico Pellegrino, Francesco De Fabiani e Nadine Laurent.
Il programma del Mondiale di Planica
La rassegna iridata si aprirà giovedì 23 con l’assegnazione delle medaglie della sprint a tecnica classica; le qualificazioni sono in programma alle 12, le finali scatteranno alle 14.30.
Venerdì alle 15.30 ci sarà lo skiathlon degli uomini, sabato alle 14 quello delle donne.
La prima domenica dei Mondiali sarà consacrata alla team sprint a tecnica libera (qualificazioni alle 11.30, finali alle 14.30).
Si tornerà in pista alle 12.30 di martedì 28 con la 10 km femminile skating con partenza individuale, seguita, a distanza di 24 ore, dalla 15 km maschile dello stesso format.
Giovedì 2 marzo spazio alla staffetta 4×5 km in rosa (il via alle 12.30); venerdì 3 toccherà agli uomini, impegnati (sempre alle 12.30) nella 4×10 km.
Il gran finale sarà come sempre dedicato alle granfondo a tecnica classica: sabato 4, alle 12.30, la 30 km a tecnica classica femminile, domenica 5, alle 12, la 50 km maschile.
Federico Pellegrino: «Per ora sto vivendo una stagione da 8+»
Federico, due settimane dopo il super weekend di Dobbiaco, cominciano i Mondiali: in che condizioni ci arriva?
«La preparazione è filata liscia, ho fatto tutto quello che dovevo, prima in Valle, poi a Dobbiaco con famiglia al seguito».
Che voto dà alla sua stagione fino a questo momento?
«Diciamo un 8+, ma per il voto vero bisognerà aspettare che la stagione finisca. Sono molto contento di quello che sto facendo, il mio obiettivo era non pensare ai risultati, ma trovare costanza di prestazioni e polivalenza. Certo, i podi e le vittorie danno pregio in termini numerici, ma quello che mi rende più contento è l’essere competitivo per più gare nello stesso weekend e per più weekend. Mi sentivo pronto per farlo, Kramer crede in me e diventa tutto più facile».
Federico Pellegrino: «La giornata di Davos è stata qualcosa di unico»
Qual è la gara che più di tutte le ha dato soddisfazione?
«I podi nelle gare distance e la vittoria in staffetta sono tanta roba, ma sicuramente è Davos. Battere Klaebo dopo tanti anni, farlo in una giornata nata, contro ogni logica rispetto al mio solito approccio alle gare, è stato qualcosa di unico».
Federico Pellegrino: «La nascita di Alexis ha cambiato il mio approccio alla via da atleta»
Cos’è cambiato nel Chicco atleta dopo la nasciata di Alexis?
«È cambiato che, considerando che mi alleno di più, dedico molte più energie e attenzione alle ore di allenamento e cerco di essere più libero nel tempo libero. Prima vivevo la mia professione in maniera più totalizzante, condivide tutto con mia moglie. Dalla primavera lei ha intrapreso un nuovo percorso, adesso penso alla vita privata in maniera diversa, accetto più di buon grado l’imprevisto, non mi agito più se non riposo al pomeriggio o se non mi alimento come volevo, e ho più energie mentale. L’obiettivo della carriera, sacrificando e faticando tanto, l’ho raggiunto l’anno scorso, non volevo più andare avanti così».
Federico Pellegrino: «Avere con me Greta e Alexis è fondamentale»
Cosa significa avere con lei al Mondiale di Planica Greta e Alexis?
«È fondamentale, anche se non è facile gestire un bimbo di due mesi a tanti km dai nonni. Per Greta è una grossa sfida, ma è una dura e ci sta riuscendo al meglio».
Federico Pellegrino: «Sognare il podio in staffetta non costa nulla, ma l’obiettivo vero è Milano-Cortina 2026»
La vittoria in staffetta ha entusiasmato l’Italia: sognare il podio mondiale è fantascienza?
«Sognare non costa nulla (ride, ndr). L’obiettivo di Kramer è arrivare a vincere una medaglia a Milano-Cortina 2026 in una prova a squadre, per farcela bisogna far crescere il livello medio del gruppo e avere dei check intermedi è importante. La staffetta 4×7.5 è diversa dalla 4×10, ma quel giorno siamo stati più forti e abbiamo vinto con merito. Al Mondiale è un’altra cosa, ci auguriamo di poter essere competitivi, partiamo come outsiders».
Federico Pellegrino: «Le gare a squadre sono quelle nelle quali vedo più possibilità»
Qual è la gara che la stuzzica di più di questo Mondiale di Planica?
«La staffetta e la team sprint sono due gare nelle quali vedo grandi possibilità alla luce di quello che è emerso in questa stagione e che sento nelle mie gambe».
Federico Pellegrino: «Quando si potrà garantire la sicurezza degli atleti, sarà giusto far tornare in gara russi e bielorussi»
Alcuni sport, come quelli invernali, hanno messo al bando gli atleti russi e bielorussi, mentre altri, come il tennis, permettono loro di partecipare: lei, che fa anche parte della Giunta nazionale del Coni, cosa ne pensa?
«Un conto sono le sanzioni di mercato, ma l’unicità dello sport rispetto a politica ed economica deve essere preservata. Fin da subito ho spostato la linea del CIO, che ha previsto una forte risposta alla violazione della tregua olimpica con lo stop a tutte le competizioni sul suolo russo. Per quanto riguarda la partecipazione degli atleti, ritengo che, nel momento in cui le federazioni internazionali riusciranno a garantire competizioni eque e in sicurezza per tutti, russi e bielorussi dovranno tornare a gareggiare, ovviamente non sotto alla loro bandiera».
Federico Pellegrino: «A Nadine Laurent consiglio di vivere il più possibile con la spensieratezza dei suoi 20 anni»
La sua compagna di gruppo sportivo Nadine Laurent si appresta a vivere la sua prima esperienza iridata al Mondiale di Planica: che consiglio si sente di darle?
«Di continuare a vivere con la spensieratezza dei suoi vent’anni il più possibile e di godersi questa bellissima esperienza al Mondiale di Planica».
(davide pellegrino)