Francesco De Fabiani alla vigilia dei Mondiali di fondo: «Puntiamo tanto sulla staffetta, ma non abbiamo pressione»
L'alpino gressonaro parla prima della rassegna iridata
L’Italia ha fatto rotta verso Planica, dove domani si solleverà ufficialmente il sipario sui Campionati Mondiali di sci nordico. La pattuglia rossonera che vestirà l’azzurro è composta da tre elementi: l’usato sicuro rappresentato da Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani e il nuovo che avanza che risponde al nome di Nadine Laurent. La poliziotta classe 2003 di Gressoney è la bella novità uscita dalle convocazioni, una chiamata che è il giusto premio a un talento che in questa stagione ha saputo mettersi in mostra a livello internazionale.
Il programma
Si comincerà a fare sul serio giovedì 23 con l’assegnazione delle medaglie della sprint a tecnica classica; le qualificazioni sono in programma alle 12, le finali scatteranno alle 14.30. Venerdì alle 15.30 ci sarà lo skiathlon degli uomini, sabato alle 14 quello delle donne. La prima domenica dei Mondiali sarà consacrata alla team sprint a tecnica libera (qualificazioni alle 11.30, finali alle 14.30).
Si tornerà in pista alle 12.30 di martedì 28 con la 10 km femminile skating con partenza individuale, seguita, a distanza di 24 ore, dalla 15 km maschile dello stesso format. Giovedì 2 marzo spazio alla staffetta 4×5 km in rosa (il via alle 12.30); venerdì 3 toccherà agli uomini, impegnati (sempre alle 12.30) nella 4×10 km. Il gran finale sarà come sempre dedicato alle granfondo a tecnica classica. Sabato 4, alle 12.30, la 30 km a tecnica classica femminile, domenica 5, alle 12, la 50 km maschile.
Francesco De Fabiani: «La vittoria in staffetta ha fatto bene all’ambiente»
Francesco, l’ultima gara è stata la spettacolare staffetta, con una vittoria che mancava da 17 anni. Quanta carica vi ha dato in vista dei Mondiali?
«Sicuramente ha fatto bene a tutto l’ambiente, alla squadra, perché il fondo è sport individuale, ma i risultati di gruppo sono una bella iniezione di fiducia. In precedenza c’erano stati problemi con gli sci, poi è arrivata questa vittoria che ha dato fiducia. È importante che si possa partire con una buona convinzione».
Questo risultato vi dà più pressione o sicurezza in vista della rassegna iridata?
«Pressione no, sappiamo che non eravamo i favoriti prima di vincere in casa e non lo saremo dopo. È stata una bella gara, un ottimo risultato di squadra, che ci fa capire dove possiamo arrivare, ma dobbiamo sapere che non saremo per forza sul podio. Abbiamo però le possibilità di giocarci le nostre carte, anche se la distanza sarà un po’ diversa, così come la pista».
Francesco De Fabiani: «La team sprint è la gara in cui ho più possibilità di fare medaglia, ma devo confermare il posto»
Nel 2019 con Pellegrino ha conquistato il bronzo nella team sprint, mentre nel 2021 siete arrivati quinti. Quest’anno un pensierino alla medaglia lo fa?
«È una gara su cui puntiamo tanto, personalmente credo sia la maggior possibilità che ho di arrivare sul podio, sarà una gara importante ed è fattibile. Chicco sta bene, io anche, possiamo fare una bella prova, fermo restando che poi le staffette si decidono sul momento, quindi dovrò confermare il posto in quel format. Poi dovremo capire le piste, le ho viste sui profili, ma bisogna anche sciarci. Come abbiamo imparato in Cina, tanta differenza la fa la neve, ma in Europa è sempre più o meno quella».
Francesco De Fabiani: «I Mondiali di Oberstdorf il ricordo più brutto della mia carriera»
Nel 2021 i Mondiali di Oberstdorf per l’Italia si erano conclusi in anticipo per via dei contagi da Covid nel gruppo squadra. Che ricordo ha di quel mondiale?
«Resta un brutto ricordo, il più brutto della mia carriera. C’era la 50 km in classico e mi sarebbe piaciuto farla, ma eravamo a casa a guardarla in tv, è una cosa che non mi è mai andata giù».
Come valuta la stagione fino a questo momento?
«È stata positiva, ci sono stati buoni risultati, non è stata la mia miglior stagione, ma mi sono tolto delle soddisfazioni, individualmente e anche di squadra. La vittoria in staffetta mancava da 17 anni ed è una cosa che rimarrà e ottenerla in casa è stato speciale e ha dato motivazioni in più per provare a ripetersi, anche se speriamo di riuscire a replicarla presto».
Francesco De Fabiani: «Sono pronto per questa rassegna»
Tra gli obiettivi di questa stagione c’erano i Mondiali: come sta in vista di Planica?
«Sto bene, abbiamo fatto gli ultimi allenamenti a Dobbiaco, sono rimasto qui dalla tappa di Coppa del Mondo. Mi sento pronto per la rassegna iridata».
Guardando il calendario delle gare, ce n’è qualcuna che ha messo nel mirino in modo particolare?
«Farò la sprint per rompere il ghiaccio ed è una gara che una volta che ti sei qualificato poi può succedere un po’ di tutto. Quindi salterò lo skiatlon e tornerò nella team sprint. La mass start di 50 km in classico mi piace molto, non è la mia preferita, ma c’è la possibilità di fare bene».
Francesco De Fabiani: «Cramer ha dato tranquillità all’ambiente»
Al netto dell’assenza dei russi, la squadra maschile quest’anno sembra aver dato segnali di vita anche al di fuori del duo Chicco-De Fast. Quanto è importante la mano di un tecnico come Cramer per far crescere un movimento in crisi da anni?
«La cosa importante è che oltre a me e Chicco si vede altro ed era da tanto che mancava. Avere tanti atleti diversi competitivi è una cosa bella per il movimento; è uno stimolo in più anche per i giovani, che possono vedere che non è impossibili. In tutto questo, Cramer c’entra perché ha dato tranquillità all’ambiente».
A Planica ci sarà anche Nadine Laurent, gressonara come lei. Che consigli vuole darle?
«È bellissimo che ci sia anche lei, le direi di viverla come una bella esperienza, di fare tesoro di tutto per il futuro e prendere le cose positive. Poi le auguro che sia il primo di tanti».
(Thomas Piccot)