Giovani chef, Rimini: Julian Mella medaglia d’oro degli allievi di scuola alberghiera
Lo studente diciassettenne dell'Ecole Hôtelière ha ottenuto un punteggio superiore a 90 e ha vinto classificandosi dietro a Francesco Orsi. Il successo dedicato al compianto professor Victor Vicquéry.
Giovani chef, Rimini: Julian Mella medaglia d’oro degli allievi di scuola alberghiera
Sogna di aprire un proprio ristorante, ma prima vuole formarsi, viaggiare, in Italia e all’estero e continuare ad apprendere Julian Mella, studente dell’Ecole Hôtelière de la Vallée d’Aoste che alla 7ª edizione dei Campionati della Cucina Italiana, ha vinto la medaglia d’oro nel concorso riservato agli allievi degli istituti alberghieri.
Il Rimini Expo Centre Italy ospita fino a oggi, martedì 22 febbraio, ‘Beer & Food Attraction’, manifestazione dedicata alla cucina del bel Paese e che domenica ha dato spazio al Trofeo Miglior Allievo degli istituti alberghieri.
In gara, i venti campioni regionali che si sono cimentati nella valorizzazione del baccalà islandese, preparando uno starter.
Non è stato semplice decretare il vincitore, tanto che tre ragazzi hanno ottenuto la medaglia d’oro con un punteggio superiore a 90.
Nelle competizioni internazionali infatti, si assegna il titolo con classico modo, ma il ‘metallo’ della medaglia è attribuito in base al punteggio che, da 90 a 100 significa oro.
Oro quindi per Julian che si classifica secondo e lascia la prima piazza a Francesco Orsi dell’Ipssar Veronelli di Casalecchio di Reno.
Terzo, Cristian Derosa del Civiform di Cividal del Friuli. Oltre a coppe, medaglie e diplomi di merito, i giovani chef hanno vinto un corso di formazione al Cast Alimenti di Brescia e il primo classificato avrà diritto anche a un viaggio di studio in Islanda, con l’azienda partner Baccalà Islandese.
Di diritto, Francesco Orsi parteciperà alla competizione mondiale per giovani chef, gli Young Chef Olympiad, competizione mondiale riservata ai giovani chef che due anni fa fu vinta dall’ex allievo dell’Ecole Matteo Cignetti.
A Rimini, a sostenere Julian, c’erano 18 studenti dell’Ecole Hôtelière, per iniziativa della stessa scuola e dell’Unione regionale Cuochi Valle d’Aosta e Associazione Cuochi Aosta.
Secondo a Rimini tra i migliori allievi: le parole di Julian Mella
«E’ veramente un peccato non esser riuscito a vincere, ma l’aver conquistato la medaglia d’oro è per me motivo di grande orgoglio e soddisfazione – commenta Julian -. L’anno prossimo proverò a fare qualche competizione e il mio sogno, al termine del periodo scolastico, è quello di aprire qualcosa di mio dopo aver naturalmente appreso con esperienze in Italia e all’estero tecniche di cucina che mi appassionano».
17 anni, originario di Tavagnasco (TO), Julian Mella aveva vinto la selezione regionale per partecipare alla kermesse romagnola.
In quell’occasione, il giovane chef aveva interpretato il baccalà islandese sfruttando la materia prima contro gli sprechi e pensando al cambiamento climatico. Aveva presentato un filetto di pesce abbinato a una salsa francese con olio agrumato, preparata utilizzando gli scarti della lavorazione del pesce, insieme a una cialda croccante derivata dalla pelle.
«Mi piacerebbe studiare e scoprire attraverso esperienze all’estero la new nordic cuisine – aveva detto in quell’occasione il giovane.
La mia cucina vuole sfruttare a 360 ogni singolo ingrediente, in un abbinamento tra dolcezza, acidità e sapidità che apprezzo sia degustare che raccontare».
Scuola alberghiera, il commento del presidente dell’Unione Cuochi VdA
Gianluca Masullo, insegnante dell’Ecole Hôtelière si ritiene molto soddisfatto della performance del suo studente.
«In 45 minuti di competizione Julian ha messo in campo abilità, grinta e competenze apprese grazie agli allenamenti svolti. E’ stato veramente straordinario e la medaglia d’oro conseguita ne è la prova. I giudici si sono complimentati con lui ed alla fine soltanto qualche piccolo dettaglio ha fatto la differenza».
«Questo prestigioso traguardo lo vogliamo dedicare a Victor Vicquéry, affinché sia sempre vivo in mezzo a noi», conclude Masullo
(c.t.)