Sos Culture, una fondazione per gestire la Saison Culturelle
È una delle idee emerse ieri sera, mercoledì 15 febbraio, nell'incontro Sos Culture promosso da Patoué en Mezeucca contrario all'esternalizzazione della Saison
Sos Culture, una fondazione per gestire la Saison Culturelle.
È una delle idee emerse ieri sera, mercoledì 15 febbraio, nell’incontro Sos Culture promosso da Patoué en Mezeucca contrario all’esternalizzazione della Saison.
Sos culture è un appello e un manifesto che ha tentato di riunire gli artisti locali per fare squadra e reagire alla decisione della Giunta regionale di esternalizzare la gestione del Teatro Splendor e della Saison Culturelle.
Ieri sera alla Cittadella dei Giovani di Aosta alcuni di loro, circa una cinquantina, hanno risposto all’invito partecipando alla prima serata di confronto.
La proposta
«Si può esternalizzare, se si vuole, la gestione tecnica dello Splendor, ma lasciando la direzione artistica a qualcuno del luogo, una associazione piuttosto che una fondazione, così da non perdere l’unicità di visione che possono avere solamente chi vive la regione e le sue tradizioni culturali a tutto tondo» la proposta, arrivata dopo alcuni interventi, è di Christian Sarteur, cantante e musicista della Val d’Ayas.
Il dibattito
A introdurre e condurre la serata Vincent Boniface (Trouveur Valdotèn e L’Orage).
«Come artista ho avuto la fortuna di solcare per anni il palco della Saison, perciò sull’idea dell’esternalizzazione della gestione della kermesse abbiamo i nostri dubbi» commenta Boniface.
«Abbiamo perciò deciso di organizzare l’incontro per tastare con mano le idee e i vari punti di vista nel panorama musicale e artistico della Valle» sottolinea Boniface spiegando il suo impegno e quello degli artisti di Patoué en Mezeucca per vitalizzare il patois attraverso la musica.
Il bando di gara per la gestione del Teatro e l’organizzazione della stagione culturale prevede l’appalto dell’intera struttura organizzativa alla base della stagione teatrale dello Splendor, un colpo quasi mortale secondo alcuni artisti valdostani, i quali vedono questo cambio di gestione come un pericolo per la salvaguardia del patrimonio culturale valdostano.
«Viene comunicato da palazzo Deffeyes che la scelta di esternalizzazione è dovuta dai costi troppi alti per la gestione e in maggior misura per la prossima mancanza di personale per amministrarla causa pensionamento di molti dipendenti regionali, curiosa come cosa considerati i vari laureati nel settore che potrebbero invece sostituire tali figure, mantenendo quel tratto unico e fondativo della Saison, cioè il connubio di varie espressioni artistiche, regionali, nazionali e internazionali» osserva Vincent Boniface.
Una soluzione
Alla proposta di Sarteur risponde Luigi Fosson (il cantautore Luis de Jyaryot). «Fondamentalmente stasera ci siamo incontrati per parlare della costituzione di un soggetto che gestisca la Saison» analizza.
«Dovremmo allora creare un organico con una nuova organizzazione e direzione artistica ma partendo con dei fondi, altrimenti si rischia di chiudere il progetto dopo 6 mesi o un anno. Voglio aggiungere che temo che azioni come quelle delle esternalizzazioni siano praticamente irreversibili» aggiunge Fosson.
La riflessione del sindaco Gianni Nuti
A conclusione del dibattito è intervenuto anche il sindaco di Aosta, Gianni Nuti.
Il sindaco ha ricordato che con un bando di gara l’amministrazione manterrebbe comunque un ruolo decisivo e ha sottolineato la difficoltà di costituire una nuova associazione o una fondazione per partecipare al bando.
«Prima di una nuova gestione della Saison Culturelle dobbiamo creare un pubblico interessato alla salvaguardia della cultura tradizionale, perché ad oggi questo pubblico non esiste. Abbiamo due anni di tempo, come si evince chiaramente dal bando, per creare una risposta dal territorio per il territorio; ma non possiamo pensare di riuscire a costruire qualcosa entro la stagione teatrale 2023/2024, perché in tempi amministrativi non lo consentono».
«Il dibattito continuerà ancora, voglio così rinnovare l’invito a tutti gli operatori artistici valdostani a partecipare numerosi. Altre iniziative verranno comunicate attraverso i nostri canali social» ha concluso Vincent Boniface.
(e.p.)