Medicina di montagna: da maggio un corso di formazione per i professionisti del settore
L'iniziativa, presentata oggi ad Aosta, è inserita nel progetto interreg CIME; Jean Pierre Fosson: «Iniziativa di assoluta eccellenza»
«Da maggio proporremo on line una formazione di assoluta eccellenza dedicata ai professionisti della montagna per la medicina di montagna».
Jean Pierre Fosson, referente di Fondazione Montagna Sicura, lo ha annunciato oggi.
L’occasione è stata la conferenza stampa di presentazione delle iniziative relative al progetto Cime.
Guido Giardini: «Puntiamo all’innovazione della medicina di montagna»
«L’acronimo corrisponde a cooperazione per l’innovazione della medicina di montagna e si inserisce in un filone che rappresenta un lungo periodo di lavoro – ha spiegato Guido Giardini, direttore sanitario Azienda Usl Valle d’Aosta – . Ormai sono 15 anni che lavoriamo in questa direzione e con questi fattori, ad esempio la telemedicina. Si è pienamente all’interno dell’idea del Pnrr, sviluppare protocolli comuni sul trattamento sia delle patologie della montagna legate all’ambiente montano che dei traumi che avvengono in ambiente montano e che quindi necessitano un intervento rapido».
Otto moduli di formazione in tre lingue differenti
Nei diversi Paesi sulla medesima piattaforma saranno disponibili in forma gratuita 8 moduli.
Si tratterà di schemi power point, voce narrante nella lingua scelta, inserti video curati da Studio Arsenale e un quiz conclusivo.
Si potrà scegliere tra tre lingue differenti: italiano, francese e inglese.
Jean Pierre Fosson: «Molto importante la partnership con il Vallese»
«La formazione viene impreziosita da un partner scientifico che lavora sulle tecnologie – ha sottolineato Fosson -. Vi sarà una grande campagna di promozione verso tutti i professionisti della montagna con ammissione di coloro che fanno parte del progetto Italia-Svizzera, cioè anche da Lombardia e Piemonte. Erano stati 200 i partecipanti nel precedente evento, ma speriamo si possano ottenere risultati ancora più rilevanti. Stiamo guardando alle attività sportive e d’intrattenimento emergenti, che costituiscono parte della Valle d’Aosta e del suo turismo di qualità. La partnership con il Vallese ci offre la possibilità di ottenere un surplus di conoscenze, talento, professionalità e competenze».
Guido Giardini: «Negli ultimi anni si è compreso il valore della formazione on line»
Il direttore sanitario dell’Azione Usl valdostana ha poi sottolineato l’importanza della preparazione.
«I tempi sono cambiati e soprattutto negli ultimi anni si è compreso il valore della formazione on line – ha proseguito Giardini -. Il percorso viene particolarmente apprezzato perché, se è vero che non ci sono i momenti concreti comuni, abbiamo notato come la facilità nel seguire a distanza sia un elemento significativo. Purtroppo la telemedicina viene ancora vista come limitata rispetto a quella legata al contatto, alla presenza, ma il nostro lavoro punta a delineare un nuovo approccio nei suoi confronti».
Alexandre Cotting: «L’obiettivo è unire, approfondire e amplificare i risultati»
Alexandre Cotting, referente di HES-SO (Haute école spécialisée de Suisse occidentale), descrive l’approccio e lo studio scientifico.
«Ci dedichiamo costantemente ai contenuti, alle valutazioni, alle analisi tra specialisti, cercando di rendere il tutto maggiormente fruibile sulle piattaforme – ha detto -. Vogliamo approfondire, unire, amplificare di continuo i risultati con l’intenzione di rendere duraturo un prodotto e integrando le piattaforme già esistenti con le nuove conoscenze”.
Yves Darbellay: «Importantissimo l’aspetto transfrontaliero»
Soddisfazione anche nella controparte elvetica.
«Cerchiamo e sosteniamo idee innovative e di rilievo economico e innovative – ammette Yves Darbellay, rappresentante del canton Vallese -. Risulta molto importante l’aspetto transfrontaliero, soprattutto quando rimane anche nello svolgimento e nella concretizzazione di un progetto».
(luca mauro melloni)