Crisi politica: Renzo Testolin incassa il sì da alleati e Pla
Al via domani le consultazioni alla presenza del presidente incaricato assente agli incontri di oggi
Crisi politica: Renzo Testolin incassa il sì da alleati e Pla. «Dagli alleati non abbiamo avuto nessuna posizione negativa sull’incarico affidato da Renzo Testolin, il che lascia presagire che ci siano tutte le carte in tavola per poter proseguire». E’ quanto emerso dai primi incontri – a riferire è la presidente dell’Union valdôtaine Cristina Machet – per la formazione di un nuovo esecutivo. Assente il presidente incaricato, scenderà in campo domani, giovedì 16 febbraio, nella seconda tornata di incontri.
I commenti
«Prendiamo atto che ora c’è un referente – fa sapere Marco Carrel di Pour l’autonomie -, adesso aspettiamo di parlare con lui per confrontarci sui contenuti e vedere come procedere».
Rivendica pari dignità Evolvendo: «Abbiamo detto che siamo disponibili a prendere in considerazione delle proposte che siano motivate, precise, dove si indichino un perimetro della maggioranza e la pari dignità delle forze politiche» torna a ribadire Bruno Milanesio per il quale senza un posto in giunta non se ne fa nulla.
«Aspettiamo che il presidente incaricato ci convochi per entrare nel dettaglio» dice il segretario di Stella Alpina Ronny Borbey che parla anche di pari dignità: «Nel governo ci siamo, gradiremmo continuare a farne parte perché rappresentiamo un movimento strutturato ». Ricorda: «Alle regionali del 2020 ci siamo presentati in cartello con Alliance valdôtaine e VdA Unie».
Di rappresentività da rispettare parla il segretario del Pd Luca Tonino: «E’ una questione di dignità politica poiché rappresentiamo il secondo gruppo nell’attuale maggioranza». Tace Andrea Padovani interrogato sul gradimento di Renzo Testolin come presidente incaricato. Si affretta a risponedre Tonino: «Se ci fossero impedimenti non saremmo qui».
(d.c.)