Ayas, a Villa Beati apre il nuovo asilo nido dell’Unité
La struttura sarà inaugurata sabato 25 febbraio nei locali dell'ex scuola dell'infanzia di Ayas, con 16 posti per il nido e 10 di spazio gioco
Dopo anni di attesa aprirà finalmente le porte il nuovo asilo nido dell’Unité des Communes Evançon, a Champoluc, a servizio delle famiglie dell’alta Val d’Ayas.
Il nuovo servizio per la prima infanzia sarà ospitato nei locali di Villa Beati, in Rue de l’Ostorion, a Champoluc, che un tempo accoglieva la scuola dell’infanzia e sarà inaugurato sabato 25 febbraio.
Il nuovo asilo nido di Ayas
A muoversi per l’attivazione del servizio l’amministrazione comunale di Ayas, su sollecitazione delle famiglie, che ha poi messo a disposizione i locali di proprietà del Comune.
Il servizio offre 16 posti di nido dell’infanzia e 10 posti di spazio gioco (garderie), ampliando l’offerta per la prima infanzia che al momento poteva contare solo su una struttura a Verrès.
«Un nuovo servizio per la comunità dell’Evançon, che va incontro alle esigenze delle famiglie del territorio» commenta il presidente dell’Unité des Communes Evançon, Michel Savin.
L’iter per l’apertura del nido
Ayas, come anche il vicino Brusson, non ha mai avuto un asilo nido.
C’era stato per un periodo una tata familiare che poi ha cessato l’attività, ma la richiesta delle famiglie era in crescita, come aveva spiegato a Gazzetta Matin l’assessora Annalisa Obert che ha seguito l’iter.
«Già nel corso del primo mandato avevo fatto un tentativo – aveva spiegato Obert -, avremmo voluto aprirlo come Comune, ma il servizio fa capo all’Unité e in quel periodo non era stato possibile».
Nella primavera del 2022 «c’è stata un’apertura della Regione e l’Unité ha votato favorevolmente» aveva spiegato l’assessora.
Il servizio diventa sempre più necessario visto anche il trend demografico in crescita ad Ayas, in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza del territorio regionale, con la nascita di 10,12 fino a 14 bambini l’anno.
Per tutta l’Unité Evançon esisteva fino adesso un solo asilo nido, a Verrès, da 36 posti, insufficiente, per le esigenze di dieci comuni, oltre che scomodo («impensabile che le famiglie facciano mezz’ora di auto per portare i bambini e un’altra mezz’ora per rientrare al lavoro…» evidenziava l’assessora).
«Abbiamo deciso di ampliare e sdoppiare il servizio con un’attenzione per le zone di montagna» aveva spiegato a Gazzetta Matin il presidente dell’Unité, Michel Savin.
(erika david)