Saint-Vincent: il Consiglio comunale dona ecografo portatile a distretti sanitari 3 e 4
A beneficiare della donazione i distretti di Chatillon e Donnas. Ausl avanti con il progetto Point of care
Il Consiglio comunale dona ecografo portatile a distretti sanitari 3 e 4 (Chatillon e Donnas). La consegna è avvenuta questa mattina, 13 febbraio.
La donazione implementa la serie di iniziative di acquisto da parte dell’Azienda USL di altri 4 nuovi ecografi portatili in un’ottica di continuo rinnovamento tecnologico del territorio.
In rappresentanza di tutto il Consiglio, l’ecografo è stato consegnato dal sindaco di Saint-Vincent, Francesco Favre, al al dottor Franco Brinato, Direttore dei distretti socio-sanitari 3 e 4 (Châtillon e Donnas), nell’ambito dell’Area territoriale dell’Azienda Usl.
“La donazione – dice il dottor Brinato – rende evidente il legame che l’Azienda USL coltiva con i Comuni e gli Enti Locali in funzione di servizi sanitari sempre più capaci di rispondere ai bisogni dei cittadini, in particolare dei pazienti fragili a domicilio, la cui presa in carico sul territorio rappresenta la nuova sfida dei modelli organizzativi sanitari del futuro”. “Questa donazione – continua -, insieme a quella fatta dalle Unités Mont-Rose, Walser e Evançon nello scorso mese di ottobre nel Distretto 4, è espressione di una continua collaborazione dell’Azienda con gli enti locali”.
Point of care
L’ecografo portatile concretizza lo sviluppo da parte dell’Azienda USL della cosiddetta ecografia “point of care” (ossia ovunque si trovi il paziente) e potrà essere utilizzato da tutti i professionisti dell’area territoriale: UCA (Unità di Continuità Assistenziale), medici palliativisti, Infermieri.
Le caratteristiche peculiari dell’ecografia “point of care” la rendono particolarmente adatta alla gestione domiciliare dei pazienti sviluppando nuovi approcci di cura e ottenendo diversi benefici: ridurre i trasporti nelle strutture ospedaliere e il numero di ricoveri non strettamente necessari; snellire e accelerare le strategie diagnostiche; ricevere interventi e procedure in piena sicurezza e ridurre le complicanze; velocizzare il sollievo sintomatologico; facilitare l’accesso venoso e ridurre la necessità di ripetute punture, limitando al contempo stress e dolore per il paziente ed eventuali complicanze cliniche; monitorare il trattamento a domicilio; aumentare la soddisfazione dei pazienti e di conseguenza migliorare la relazione medico-paziente. Questi punti di forza rendono la metodica perfettamente adattabile al modello delle nuove cure domiciliari a cui l’Azienda USL guarda come modello nel prossimo futuro organizzando corsi di formazione per tutti i professionisti che operano sul territorio.
In foto, da sinistra: il dottor Brinato e il sindaco Favre
(re.aostanews.it)