Crisi politica: Uv-Av-VdA unie incassano la disponibilità di Pla ma nessuna fumata bianca
E' stato solo un incontro interlocutorio in attesa di un presidente incaricato
Crisi politica: Uv-Av-VdA unie incassano la disponibilità di Pla ma nessuna fumata bianca
Nella mattinata di oggi, mercoledì 8 febbraio, si è tenuto il primo incontro tra Union valdôtaine, Alliance valdôtaine, VdA Unie e Pour l’autonomie nel quale il movimento di Augusto Rollandin ha ribadito la disponibilità a rinforzare l’attuale maggioranza.
Déja vu
A confermarlo in capogruppo in Consiglio Marco Carrel: «L’incontro è stato positivo. Abbiamo ribadito la nostra disponibilità a discutere sui dossier importanti quali il tunnel del Monte Bianco, le concessioni idroelettriche e altri ancora. Pour l’Autonomie crede che sia necessario lavorare su diversi dossier importanti per la nostra regione e quindi serve un governo che li affronti e dia risposte da troppo tempo attese e ancora non arrivate».
L’Uv
«E’ giusto prima sapere chi c’è e poi fare il nome del presidente incaricato» fa sapere la presidente unionista Cristina Machet. «Abbiamo dato concretezza al mandato affidatoci dal Conseil fédéral. Con gli alleati autonomisti abbiamo a lungo discusso sulla réunion. Tutti e 11 abbiamo deciso che si riparte da un foglio bianco. Abbiamo stabilito di cercare di ricomporre la maggioranza e il governo, facendo tabula rasa per poi ripartire non solo sotto il profilo di chi ricopre le posizioni ma anche sulla riassegnazione delle deleghe. Poi abbiamo incontrato Pour l’autonomie che si è detta disponibile al dialogo sulla base di convergenze sui programmi» ha aggiunto.
Ora il gruppo degli 11 autonomisti si confronterà con i partner progressisti, Stella Alpina ed Evolvendo e poi tornerà al tavolo con Pla.
Potrebbe essere Renzo Testolin, visto che l’Uv rivendica la presidenza, ma il gruppo consiliare ha votato il documento del Conseil fédéral, che ha rilanciato l’allargamento a Pla, in ordine sparso (3 i favorevoli e i soliti 4 colonnelli i contrari) . A questo punto potrebbe fare gioco Luigi Bertschy (in odore di ritorno alla casa madre con la réunification o anche senza) sia per portare avanti le consultazioni sia per guidare un governo di scopo, qualora la trattativa con Pla non andasse in porto, con l’obiettivo di riformare la legge elettorale prima di un ritorno alle urne.
Movimenti e partiti farebbero carte false per non andare al voto anticipato per la paura della perdita di consensi.
(da.ch.)