Parco, la politica non decide: Cerise confermato commissario del Gran Paradiso
Il ministro all'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha confermato per ulteriori sei mesi Cerise nella sua carica al Parco Nazionale Gran Paradiso
La politica non ha ancora trovato un’intesa sul nome del futuro presidente del Parco Nazionale Gran Paradiso.
Di oggi la notizia che il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha confermato Italo Cerise già presidente uscente e commissario facente funzioni, a commissario straordinario della riserva protetta di Valle d’Aosta e Piemonte.
«Italo Cerise proseguirà nello svolgimento delle funzioni di commissario straordinario, adottando tutti gli atti di ordinaria e straordinaria amministrazione necessari al regolare svolgimento delle attività dell’Ente, per la durata di ulteriori sei mesi a decorrere dalla data del 29 gennaio e, comunque, non oltre la nomina del Presidente del medesimo Ente Parco» si legge in una nota del Parco.
Nei giorni scorsi inoltre, Italo Cerise è stato anche eletto nel Collegio dei probiviri di Federparchi, durante il X congresso che si è svolto a Roma il 25 e 26 gennaio.
La presidenza
La nomina del nuovo presidente dei parchi nazionali italiani spetta al ministro all’Ambiente e ai presidenti delle Regioni interessate, in questo caso Valle d’Aosta e Piemonte.
«La prassi prevede che alla scadenza del mandato, di 5 anni, prima che si nomini il nuovo presidente, affinché l’ente non rimanga senza guida, si nomina un commissario che normalmente è il presidente uscente» spiega Italo Cerise.
In questo caso però è una conferma per ulteriori sei mesi, dopo la scadenza del mandato da presidente e dopo un primo periodo di commissariamento per l’allineamento della scadenza della presidenza e del Consiglio dell’ente, stabilito nella governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
«Evidentemente non si è ancora arrivati a una definizione della terna dalla quale il ministro chiederà ai presidenti l’intesa perché si scelga il nuovo presidente» commenta il commissario straordinario.
«Mi auguro che questo disallineamento tra le due nomine termini perché crea non pochi problemi in termini di operatività» auspica Cerise.
Per agevolare la programmazione degli interventi del Pnrr nelle aree protette, la durata in carica del presidente e del consiglio direttivo di ciascun Ente parco nazionale, quando i rispettivi mandati non risultino scaduti alla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto 31.05.2021, n. 77 è prorogata fino alla scadenza dell’organo nominato in data più recente.
Le priorità sul tavolo
Tanti i temi urgenti da portare avanti sul tavolo del commissari straordinario in attesa che «la politica decida».
«La priorità sono i vari interventi che negli ultimi due anni abbiamo avviato con il bando Parchi per il clima che prevedono interventi di efficientamento energetico di edifici pubblici, scuole, municipi e mobilità sostenibile» spiega Cerise.
«Poi bisogna procedere con l’espletamento dei concorsi» aggiunge il commissario.
A proposito di concorso, in questi giorni i candidati che hanno superato la selezione per diventare guardaparco stanno sostenendo la prova pratica, poi si concluderà con la prova orale.
«C’è stata una partecipazione enorme con 100/1200 iscritti anche se poi solo la metà si è presentata alla selezione» dice Cerise.
Comunque un numero importante di aspiranti guardaparco, «è un lavoro che attira, ha un certo fascino anche se è molto impegnativo e bisogna essere davvero determinati» conclude il commissario straordinario Italo Cerise.
(erika david)