Crisi di governo: l’Uv rivendica il ruolo centrale nelle consultazioni e la presidenza
Il Conseil fédéral chiamato a decidere tra l'alleanza con i progressisti e il centrodestra
Crisi di governo: l’Uv rivendica il ruolo centrale nelle consultazioni e la presidenza. E’ quanto scritto nel documento, oggi al vaglio delle sezioni unioniste, che sarà sottoposto al voto nel prossimo Conseil fédéral, il parlamentino dell’Union valdôtaine, nei primi giorni di febbraio.
Il documento
«Le consultazioni che seguiranno (l’approvazione del documento ndr) avranno come principale interlocutore l’Union valdôtaine – che proporrà il nuovo Presidente della Regione – ma la direzione non sarà quella dell’Union verso gli altri partiti, bensì quella dello spazio autonomista unico verso gli altri partiti».
Prosegue il documento: «Qualunque sia l’esito delle consultazioni, il Conseil fédéral avrà il diritto di esprimere il proprio parere, determinando il risultato finale. A quel punto, qualunque sia la linea amministrativa scelta dal Conseil, sarà decisivo approfondire con il gruppo di lavoro interpartitico la linea per le prossime elezioni europee e regionali, che dovranno svolgersi in un contesto di cooperazione tra i partiti autonomisti, con l’obiettivo di governare a pieno titolo la Valle d’Aosta».
Gli scenari
Le sezioni prima e il Conseil poi sono chiamati a votare due scenari: il mantenimento dell’attuale alleanza autonomista-progressista o l’apertura al centrodestra senza l’esclusione di Pour l’Autonomie.
- Conferma dell’importanza di ricomporre il mondo autonomista, preferenza per un’alleanza con i progressisti evitando il centrodestra, coerentemente con il percorso politico intrapreso in questi ultimi anni a livello regionale così come al Comune di Aosta, e con le linee programmatiche degli ultimi congressi dell’Union Valdôtaine, rivendicando il ruolo fondamentale e glorioso dell’Union Valdôtaine che, nel corso della storia, non si è mai dovuta “piegare” ai governi nazionali, ma ha sempre preteso – e ottenuto – i suoi diritti di regione a Statuto Speciale.
- conferma dell’importanza di ricomporre il mondo autonomista, preferenza per un’alleanza con il centrodestra per rilanciare l’attività amministrativa e ottenere le maggiori garanzie di raggiungimento degli obiettivi strategici di vitale importanza per la nostra comunità, grazie a un dialogo più semplice a Roma. Per quanto riguarda il dialogo con il Pla, la trattativa con il centrodestra non deve necessariamente escludere l’apertura al gruppo di Pour l’autonomie».
Federazione autonomista
«L’impegno è di istituire un gruppo di lavoro interpartitico – si legge ancora nel documento – che possa lavorare alle formule da adottare per la ricomposizione dell’area autonomista entro la fine di aprile».
«Sarebbe banale – prosegue il documento – dire oggi che la formula più corretta e definitiva per il processo di riunificazione sia un partito unico, piuttosto che una federazione di partiti. Sarebbe anche banale pensare che si possa livellare la sensibilità degli autonomisti. Al contrario, pur consapevoli dei contrasti interni al nostro partito di questi giorni, rivendichiamo la capacità degli autonomisti di sottolineare le diversità e, se necessario, di dare un nome e un titolo a queste diversità, anche in vista di una ricomposizione rigorosa dell’area autonomista. Non si tratta di ricomporre un partito per ottenere il massimo risultato elettorale e di spaccare tutto di nuovo, ma di trovare la formula grazie alla quale, pur con visioni diverse, si possa governare la Valle d’Aosta, con l’assoluta certezza di portare risultati, almeno per i prossimi dieci anni».
(d.c.)