Courmayeur: via libera al nuovo Liceo, un polo educativo e sportivo a Dolonne
Contrario il gruppo Esprit Courmayeur che si dice perplesso per le forti implicazioni che una scelta del genere ha sul territorio
Passa con 9 voti a favore, quattro contrari e nessun astenuto il progetto di fattibilità tecnico-economica per la nuova sede del Liceo linguistico Courmayeur.
Il punto all’ordine del giorno ha impegnato il Consiglio comunale, riunitosi questo pomeriggio, per circa due ore.
Il gruppo Esprit Courmayeur boccia la proposta perché perplesso dalle forti implicazioni che una scelta del genere ha sul territorio.
L’illustrazione
Il sindaco Roberto Rota ricorda le motivazioni alla base della scelta di realizzare una nuova struttura.
L’attuale Liceo è dislocato su più sedi perché non ha spazio sufficiente per gli studenti che, rispetto a dieci anni fa, sono praticamente raddoppiati e ha bisogno di uno studentato adeguato.
Dopo diverse riflessioni l’amministrazione comunale ha optato per la zona dell’ex patinoire, «ad oggi un parcheggio, con poca illuminazione, che andrebbe comunque un pochino riqualificata» dice Rota, e un modo per “avvicinare” anche il palazzetto, spesso visto come lontano nonostante disti 500 metri dal paese, ai suoi potenziali fruitori.
Il sindaco ripercorre poi l’iter che ha portato a inizio estate 2022 ad avere sul tavolo due proposte «non molto diverse una dall’altra che ci permettono di mantenere un parcheggio, realizzare la scuola, una parte di alloggi per studenti e creare posti letto alberghieri che Courmayeur da sempre cerca di facilitare in ogni modo, visto lo squilibrio immenso tra seconde case e alberghiero».
Un albergo sportivo, non di alto livello, che va a coprire una fascia attualmente totalmente sguarnita.
Il progetto
L’assessore ai lavori pubblici Alberto Motta illustra la proposta scelta dalla giunta, dell’Ati Chenevier Besenval costruzioni.
La struttura si insedierà nell’area dove adesso ci sono i parcheggi dei pullman, l’ex patinoire e tre chalet.
L’area sarà coperta da un solettone, nell’interrato sorgerà un parcheggio da 104 posti, 2 per disabili e 4 con postazioni di ricarica per auto elettriche.
Sopra ci sarà il Liceo, un prefabbricato in legno su un unico piano, 1.746 metri quadri con 16 aule più locali e uffici, zone di relazione comuni.
A fianco sorgerà l’albergo, su tre piani. Al piano terra la foresteria a servizio del Liceo con 8 camere, per un totale di 20 posti letto, la sala colazioni, e 10 camere d’albergo. Ai piani superiori ci saranno 30 camere per ciascun piano, per un totale di 70 camere e 160 posti letto.
Tempi di realizzazione: 12 mesi per il Liceo e 24 mesi per il completamento dell’albergo.
Costi: 13 milioni 123 mila Iva esclusa.
Il partenariato pubblico/privato
Il vice sindaco Federico Perrin spiega le caratteristiche del project financing, con la durata della concessione di 35 anni (+2 di lavori) dopodiché l’intera struttura tornerà di proprietà comunale.
«Quella adottata è una forma di project financing tiepida – spiega Perrin -, gran parte dell’investimento è ripagato dalla gestione della struttura, e in minima parte dal canone del Comune, di 45 mila euro».
La valenza sociale del progetto
L’assessora alle politiche sociali, Alessia Di Addario, si sofferma sull’importanza «per Courmayeur, la Valdigne, e l’intera Valle d’Aosta di avere una nuova scuola moderna e un nuovo concetto di didattica, con la capacità di attirare giovani e nuovi nuclei familiari a Courmayeur».
Ricorda poi la possibilità di conciliare lo studio con lo sport, e l’effetto positivo di arricchimento del tessuto sociale, generato da un nuovo centro di aggregazione e di vita sociale.
«Questo porterà a una maggiore frequentazione del palazzetto, che potrà essere un centro aggregazione e socializzazione per i giovani – dice Di Addario -. In questa ottica occorre studiare una formula per riaprire il bar ristorante del palazzetto che potrà tornare a essere punto di incontro di tutta Courmayeur».
La perplessità della minoranza
Il capogruppo di Esprit Courmayeur, Stefano Miserocchi, pone all’attenzione del Consiglio le conseguenze della scelta fatta dall’amministrazione, le risorse impegnate nel corso degli anni con la manutenzione straordinaria del Liceo.
«Voi avete fatto scelta netta: scuola nuova punto a capo» dice Miserocchi sottolineando che questa decisione «porta con sé la rinuncia ad altre possibilità di riqualifica del Forum Sport Center» e, privilegiando l’area di Dolonne, lascia il centro paese senza la presenza del Liceo.
«Avete pensato al futuro degli immobili?» chiede il consigliere.
Miserocchi pone l’accento sulle volumetrie, le altezze, da 12 a 15 metri, e il grande impatto che la struttura avrà, per poi evidenziare come la concessione, specie in alcuni articoli, sia poco tutelante per l’amministrazione comunale.
Tra le perplessità sollevate dalla minoranza anche una quota per la foresteria studenti troppo alta, di 1.200 euro circa al mese.«Anche noi abbiamo notato la tariffa troppo alta – risponde il vice sindaco Perrin – in questa convenzione non può essere modificata, ma possiamo prevedere, nella futura gara, un punteggio più alto a chi propone la tariffa più bassa».
Il gruppo Esprit propone due emendamenti a maggior tutela del Comune che però la maggioranza boccia in quanto, come spiegano Perrin e Rota andare a modificare la convenzione significherebbe agire anche sul Piano economico finanziario asseverato dalla società, che non è possibile modificare unilateralmente, se non allungando i tempi con una nuova asseverazione.
Miserocchi si chiede inoltre cosa succederà dopo 35 anni?
«Tutte le stanze dell’albergo sono di 24/28 metri, la dimensione minima di un monolocale – evidenzia Miserocchi -, cosa si può fare per evitare che la situazione non diventi speculativa, e quando la struttura tornerà al Comune, cosa ne farà?»
Un concetto diverso di scuola
«Se facciamo un’operazione dobbiamo farla guardando al futuro – replica il sindaco Rota -. Questo è un concetto diverso di scuola, quello che 30 anni fa si voleva fare con l’École des Neiges»
«L’impatto volumetrico sicuramente c’è, qualsiasi cosa si faccia, per il project financing è una scelta, non avevamo risorse, potevamo indebitarci. Per non arrivare lì bisognava di dare modo al proponente di avere ritorni esterni – spiega il sindaco -. Courmayeur avrebbe bisogno di moltiplicare per 2 se non 2,5 il numero dei posti letto, questo albergo si rivolge a una clientela sportiva dove il “come dormo” diventa secondario e che, in questo momento, qui non ci viene. L’albergo sportivo non andrà a fare concorrenza a nessuno, sarà aperto sempre e diamo al tempo stesso vita a un palazzetto che la gente non frequenta abbastanza».
«Ma poi, speculazione da parte di chi? – aggiunge Rota -. Per 35 anni loro devono gestirlo ed è albergo, poi va al Comune, quali saranno le esigenze? Non lo sappiamo, magari alloggi per dipendenti che non ci sono».
L’assessore Motta ricorda che «se non ci sarà l’esigenza tra 40 anni sarà una struttura facilmente rimovibile».
«Abbiamo visioni diverse, noi non la vediamo come scelta sensata e organica, abbiamo forti timori per come viene gestita l’operazione, ci sono implicazioni sul territorio che ci lasciano perplessi» conclude Miserocchi.
(erika david)