Quelli del Duit: tutto esaurito alla Cittadella per l’amarcord del locale
Concentrati in due ore i ricordi di due anni di attività intensa ed emozionante che Quelli del Duit avrebbero voluto non finisse mai
Divertente. Anzi no, divertentissima, Quelli del Duit, la serata amarcord sui trascorsi del Caffé Duit aperto dai fratelli Claudio e Vincenzo Calì il 23 dicembre 1992 in piazza Vuillermin, che per due anni animò Aosta con spettacoli e musica indimenticabili.
Giovedì 19 gennaio, al Teatro della Cittadella dei Giovani, ricordi, aneddoti, testimonianze video, fotografiche e articoli di giornali dell’epoca, esibizioni esilaranti, musica, hanno confezionato puro spasso.
«Una pazzia questa serata! Ma grazie a Gaetano Lo Presti o per colpa sua siamo qui, dopo averci convinti» ha detto ad inizio spettacolo Claudio Calì che con il fratello ideò svariate iniziative, tra le altre BravoGrazie, il festival-concorso per comici e cabarettisti.
La titubanza nel pensare che magari dopo trent’anni non avrebbe importato a molti questo revival, è stata ampiamente smentita da un tutto esaurito: una reunion tra amici (tra pubblico e protagonisti di quella realtà) e una sorpresa per chi ne aveva sentito parlare.
Testimonianze e ricordi
«Sono stati solo due anni – ricorda Alberto Faccini -, ma intensi, strabilianti».
Lui al Duit ci andava sia da avventore che da musicista e come tale si è esibito alla Cittadella con Beppe Barbera e Donatella Chiabrera in classici del jazz.
Jazz che fu protagonista non solo del primo spettacolo al Duit.
Una fucina di idee che ospitò innumerevoli e variegate serate (gag, spettacoli, incontri, cabaret, geniali iniziative e molto altro) e altrettanti artisti e personaggi, alcuni dei quali hanno inviato video messaggi esilaranti.
Natalino Balasso ricorda «Alla fine sono stato obbligato a fare il comico perché più volte molestato da questi due solo perché grazioso e sono ormai immune a qualsiasi malattia contagiosa dopo che tutti “ciucciavamo” da padelle con sta roba liquida».
Per Bruno Gambarotta «la storia di Aosta per me è da dividere tra prima dei Calì e dopo i Calì».
Lino Patruno che «…al Duit ci torno volentieri se volete» pensando fosse ancora aperto e Luciana Littizzetto che ha ricordato, durante la prima puntata di Boomerissima (il programma di Alessia Marcuzzi su Rai2), di quando vinse nel 1991 la prima edizione di BravoGrazie che diede il là alle carriere di molti comici.
Tra questi Franco Neri, ospite speciale alla Cittadella dei Giovani, che ha chiuso degnamente la serata con un esilarante monologo di cabaret autentico di Calabria e per il quale «Aosta, dopo Torino, è la città più grande della Calabria».
Gli interventi della serata
Alla Cittadella sono intervenuti, tra gli altri, anche lo scrittore Carlo Curtaz, Roberto Mazzanti (tastiera) con Erika Iamonte (voce) e Alessandro Favre abile rumorista nel raccontare storielle, mentre con uno sketch surreale Pier Francesco Grizi e Claudio Calì (alias volpe valdostana) hanno ricordato la loro rubrica Super Quart, chiaro riferimento al noto programma di Piero Angela che al Duit si esibì come jazzista con l’amico Mario Pogliotti.
E poi i ricordi particolari come quello intorno al comizio politico alternativo che avrebbe dovuto tenere Pino America reduce dal Maurizio Costanzo Show e il filmato con Moana Pozzi per le vie di Aosta (compreso il sagrato della Chiesa di Sant’Orso) in body trasparente per un servizio fotografico.
Le consumazioni che Vincenzo Calì (ora insegnante) proponeva con le scritte Birra rossa è bello, Tiramisù è bello, Irish coffee è bello che così andavano a ruba.
Le coppie del Duit
C’è stato, inoltre, il Duit/Cupido che ha fatto incontrare Chiara Missero Bruno con il giornalista Giancarlo Zaramella e l’attrice e regista Paola Corti con il giornalista Gianpaolo Charrère.
«Ci eravamo iscritti tutti e due alla scuola di Teatro Duit aperta dai Calì – hanno raccontato e Paola ha aggiunto – e proprio lì che decisi di fare l’attrice».
Quelli del Duit sono stati due anni condensati in due ore che il pubblico avrebbe voluto non finissero mai.
«Mi sembra incredibile che solo con questa serata i fratelli Calì siano tornati, dopo decenni, ad organizzare uno spettacolo in Valle – ha detto Gaetano Lo Presti -. Quando, come confermato da rassegne quali ad esempio BravoGrazie e i video messaggi dei comici famosi proiettati, sono apprezzatissimi a livello nazionale».
«Una serata bellissima»
E a sipario chiuso Claudio Calì ha concluso «…di mio non sono mai contento per via delle cose che a posteriori penso di aver dimenticato o avrei potuto fare diversamente, ma in questa serata, bellissima, è andato tutto bene».
«Dei vecchi tempi ricordati stasera con sana allegria ne ho fatto tesoro per la mia professione attuale di comunicatore e ho capito che quegli anni, in cui si avevano energie e passioni diverse, hanno instaurato un senso di amicizia che è andato ben oltre il lavoro in quell’esperienza».
(nadia camposaragna)