Orgueil valdôtain: appello-manifesto per una nuova Union del popolo valdostano
Il manifesto autonomista e federalista chiama a raccolta i valdostani con l'obiettivo di ricomporre e riunificare l'area unionista-autonomista
Orgueil valdôtain: appello-manifesto per una nuova Union del popolo valdostano
Si chiama ‘Orgueil valdôtain’ il manifesto autonomista e federalista che chiama a raccolta i valdostani con l’obiettivo di ricomporre e riunificare l’area unionista-autonomista e di rilanciare, in Valle d’Aosta, l’azione politica, amministrativa, culturale e linguistica, economica e sociale. A sottoscriverlo un gruppo di imprenditori, amministratori, semplici cittadini il cui portavoce è Osvaldo Chabod.
Il manifesto sarà presentato ufficialmente in occasione della Fiera di Sant’Orso, il 30 e 31 gennaio.
Il manifesto
Orgueil valdôtain si rivolge «senza retorica e senza alcuna esclusione a tutte le sensibilità unioniste, agli autonomisti, ai federalisti, ai cristiani e progressisti». Il manifesto ha l’obiettivo «di costituire, attraverso un Gruppo di Azione, non un nuovo Movimento, ma un Movimento nuovo, che sappia rispettare le scelte e i percorsi di ciascuno. Un Movimento nuovo, plurale e proiettato al futuro, ma anche testimone del passato e dell’Union del 1945».
Per una nuova Union del popolo valdostano
«L’attuale fase politica, in Valle d’Aosta, è caratterizzata – prosegue la nota – da una grande divisione delle forze unioniste, autonomisti, federalisti, cristiani e progressisti porta sempre più all’immobilismo amministrativo. Una fase accompagnata dall’assenza di un progetto politico autonomista e federalista, dall’incapacità di ricercare soluzioni comuni così come di esaminare in modo concreto e immediato le questioni più urgenti. Questo ci impedisce di esercitare pienamente i nostri poteri statutari, definendo le nostre priorità e risolvendo i problemi della nostra comunità, proponendo soluzioni efficaci e durature, con uno sguardo al futuro che, oggi, purtroppo, ci manca. Inoltre, continuano a manifestarsi l’instabilità politica e la mancanza di volontà, il più delle volte solo annunciata, di unire sensibilità unioniste e autonomiste. Le lotte personali e la propensione a mantenere o occupare posizioni di potere spesso prevalgono, anche all’interno dei movimenti, sulla visione politica, sull’azione e sulla capacità di affrontare i problemi».
Frammentazione
«L’attuale panorama politico valdostano – prosegue il manifesto – è caratterizzato dalla crisi dei movimenti e dei partiti politici regionali, che ormai si sono trasformati in comitati elettorali, utilizzati solo per mantenere o conquistare il potere e non rispondono quasi a nessuno. L’Union Valdôtaine ha perso la sua capacità di attrazione (i suoi membri sono diminuiti di quasi l’80% negli ultimi anni) e i suoi organi la sua rappresentatività (diverse sezioni non raggiungono più il numero minimo di dieci membri previsto dallo statuto) e la famosa “Réunion ”, più volte annunciata, non sembra essere all’ordine del giorno».
Prosegue il documento: «Sono in forte difficoltà anche gli altri diversi movimenti politici di area autonomista: da un lato sperano e attendono la “Réunion” senza definirne i contenuti, dall’altro hanno difficoltà a unire le forze, le energie e le intelligenze».
«L’analisi della situazione attuale – si legge ancora – ci fa capire che dobbiamo agire il prima possibile. Proponiamo la costituzione di un Gruppo di azione autonomista e federalista, che inizi un percorso unificante volto a riunire tutte le sensibilità unioniste che si riconoscono nell’Esprit valdôtain, senza essere costretti a rinnegare le lotte che hanno condotto o le scelte che hanno fatto. E questo per unire le loro forze, le loro capacità e competenze, il loro entusiasmo, i loro ideali e principi, al fine di poter dibattere i temi e le priorità dei valdostani, senza dover attendere la soluzione dei problemi interni ad altri soggetti o per inseguire la chimera di una “Réunion” senza contenuti, forzata e artificiosa».
Una nuova Union
E ancora: «Un progetto aperto, unificante e valdostano che potrebbe, forse anche inizialmente, portare alla nascita di un soggetto politico unificante (una nuova Union valdôtaine) che promuova la fiaccola degli ideali e dei principi autonomistici e federalisti della Valle d’Aosta». A questo proposito, nella prossima primavera sarà convocata un’assemblea popolare per realizzare questo progetto di ricomposizione dell’area unionista-autonomista.
(re.aostanews.it)