Saint-Vincent: fermato dai carabinieri l’autore della tentata rapina in banca
L'uomo, un italiano sulla quarantina già noto alle forze dell'ordine, è stato rintracciato a Milano; è accusato anche di aver rapinato un cliente dell'istituto di credito
Tentata rapina aggravata nella filiale Unicredit di Saint-Vincent e rapina aggravata ai danni di un cliente della stessa banca. Queste le accuse nei confronti dell’uomo che, nemmeno 24 ore dopo i fatti, è stato individuato e fermato dai carabinieri. Si tratta di un italiano di 43 anni, già noto alle forze dell’ordine.
Il presunto rapinatore, che giovedì 19 gennaio era entrato nell’istituto di piazza Zerbion con in mano un coltello, si trovava a Milano.
Le indagini
Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’uomo era entrato in banca con il viso parzialmente coperto da una mascherina chirurgica e aveva intimato le dipendenti di farsi consegnare il denaro presente nelle casse. Nel frattempo, l’uomo avrebbe costretto un cliente a legare i polsi delle impiegate con del nastro isolante.Il problema è che – come confermato dall’ufficio stampa dell’Unicredit – i sistemi di sicurezza prevedono tempi lunghi per l’apertura delle casse.
Trovandosi nell’impossibilità di ottenere contanti dalla banca, quindi, il rapinatore si sarebbe fatto consegnare circa 160 euro da un cliente prima di fuggire.
Il fermo a Milano
«Le investigazioni, condotte anche tramite l’acquisizione e la visione delle immagini delle telecamere di sicurezza – spiegano dall’Arma -, consentivano di rilevare che l’uomo si era allontanato a bordo di un’automobile».
I militari, poi, hanno scoperto che la descrizione del rapinatore corrispondeva con quella di un soggetto che si era allontanato da una Comunità.
Grazie a questi elementi, i carabinieri della Compagnia di Saint-Vincent/Châtillon sono quindi riusciti a individuare il presunto rapinatore, che è stato fermato dai militari della Compagnia Milano Monforte. L’uomo è stato sottoposto a “fermo di indiziato di delitto” e trasportato nella Stazione di Crescenzago.
Quando è stato individuato, fanno sapere dall’Arma, «indossava gli stessi abiti utilizzati nel corso della rapina» e aveva un cappellino di lana «identico a quello indossato dal rapinatore».
Le indagini sono coordinate dal pm Francesco Pizzato.
(f.d.)