Aosta: polemiche per le mense scolastiche, Comune e gestori aprono ulteriormente ai genitori
Presentate le novità del nuovo appalto per i servizi integrati, già coperto dalle polemiche sui social. Il Comune istituisce la giornata "Pranzo con i miei", per aprire ulteriormente le porte delle mense
Inizio con grandi polemiche, soprattutto sui social, per il nuovo appalto dei servizi integrati del Comune di Aosta, che si occupa anche delle mense scolastiche dei plessi municipali.
Ed ecco che l’assessore all’Istruzione, ma anche i vertici del gruppo vincitore, formato da Vivenda e Medihospes, realtà afferenti alla cooperativa La Cascina, corrono al riparo per presentare le novità e aprire ulteriormente ai genitori, istituendo, per il 4 febbraio, la giornata “Pranzo con i miei”.
Le novità
A illustrare le novità e a rispondere alle polemiche è l’assessore Samuele Tedesco, che ricorda il nuovo appalto, per il quale sono stati stanziati «900 mila euro in più» rispetto al precedente, con tutta una serie di aggiunte riguardanti la vicinanza del centro di cottura (Arnad) alle istituzioni scolastiche, nonché l’aggiunta di attività collaterali che spaziano dallo sport, all’arte, alla cultura.
«Il servizio mensa non è solo un momento di consegna del cibo, ma è tempo scuola a tutti gli effetti, che deve essere strutturato, con tutte le conseguenze del caso dal punto di vista formativo», spiega l’assessore.
Ricordato il 42° posto ottenuto da Aosta nella classifica di Foodinsider del giugno 2021 su 54 mense analizzate, Tedesco ha riassunto il percorso che ha portato alla risalita, lo scorso anno, fino alla 14ª piazza.
«Mi sono interfacciato subito con l’organizzazione per capire quali fossero gli aspetti critici – ha evidenziato Tedesco – e ci siamo subito messi al lavoro con Usl e dottoressa Covarino per cambiare il menù».
Il tutto nel rispetto delle indicazioni del Ministero della Salute e dell’Organizzazione mondiale della Sanità.
Confronto con i genitori
Samuele Tedesco ha anche evidenziato come la crescita debba passare dal confronto con i genitori.
«Non vogliamo nasconderci dietro a un dito e per questo abbiamo riesumato la Consulta delle mense scolastiche (composta da cinque rappresentanti dei genitori, dal dottor Federico Marchetti dell’Istituzione scolastica Martinet e dalla parte politica) – ha sottolineato Tedesco -. Qui audiremo anche i gestori dei servizi e le associazioni».
A Pranzo con i miei
A questo, da dicembre, si è aggiunta la possibilità di consumare i pasti nei refettori anche per i genitori.
«È un’esperienza fondamentale per noi – ha rivelato l’assessore -, ma al momento su 1.500 iscritti solo in due si sono iscritti per le visite. Capiamo le difficoltà di chi lavora e per questo il 4 febbraio faremo “A pranzo con i miei”, una giornata in cui il Comune offrirà un menù, con genitori e bambini a mangiare insieme e con la possibilità di visitare il centro di cottura Vivenda di Arnad».
Il nuovo menù e le polemiche
Le polemiche esplose principalmente sui social non sono di certo passate inosservate e riguardano, principalmente, la qualità del cibo e la presenza di troppe verdure.
«Nel nuovo menù sono stati inseriti un antipasto e un contorno di verdure, quindi due pietanze in più – ha sottolineato Tedesco -. C’è scelta e le quantità non sono decise dalla parte politica, ma dall’Usl, peraltro con costi rimasti invariati e che vanno da 1 a 4 euro, con il resto coperto dall’amministrazione».
L’assessore ha poi sottolineato come i quattro menù seguano la stagionalità e siano divisi «su nove settimane, per evitare che sia ripetivio – ha continuato -. Diamo anche poi un tocco di internazionalità, con menù cinese, indiano, marocchino, con Io mangio valdostano e con la giornata a Km zero e dei cinque colori».
Evidenziati, poi, i passi avanti a livello di «progetto educativo», Tedesco ha posto l’accento sulle attività extra, come «espressione corporea libera, musica, teatro e performance artistiche».
Poi la riposta alle polemiche.
«Sono nei plessi dal primo giorno – ha tuonato Tedesco -. E la situazione descritta non fotografa la realtà. Magari qualcuno non mangia verdure, o lo fa forzatamente, ma la qualità è ottima».
L’assessore ha poi anche rivelato come «ci sono molte più proteine animali dell’appalto precedente – ha continuato -. Si dice che il cibo sia freddo, colla, ma ogni singolo passaggio è monitorato. Nelle scuole dove c’è il self service, poi ricorreremo anche alle campane protettive e cercheremo di rendere l’esperienza del bambino il più piacevole possibile».
«Scuola luogo di scoperta»
Evidenziato come l’idea di avere un cuoco in ogni scuola «sarebbe bellissima, ma non praticabile», Tedesco ha sottolineato anche come la scuola non sia «il porto sicuro che si trova a casa, ma il luogo della scoperta, a volte anche spiacevole – ha concluso -. Certo, nei primi giorni abbiamo trovato delle criticità. Lunedì e martedì alcuni pasti sono arrivati in ritardo, ma siamo subito intervenuti, risolvendo la cosa. Inoltre, abbiamo notato una carenza di comunicazione con le famiglie e tra operatori: abbiamo subito fatto una riunione con le istituzioni e con chi sta in prima linea, cresceremo anche su quello».
I gestori
Alla conferenza stampa presenti anche Marco Muzj, direttore della filiare nord ovest di Vivena e La Cascina, nonché Alessandro Sgura, responsabile di produzione.
«La presenza costante del Comune ci stimola a fare sempre meglio – ha spiegato Muzj -. Come gruppo Cascina abbiamo aperto una filiale nel nord ovest per essere ancora più presenti».
E sulle novità.
«Il menù è fatto con professionisti e con l’Usl – ha concluso il direttore -. Ci siamo soffermati sulla preparazione degli operatori e abbiamo istituito un ufficio di qualità per monitorare il servizio ogni giorno. Errori ci sono, ma puntiamo a coinvolgere tutte le parti in causa per migliorare il più possibile un servizio la cui qualità, onestamente, è già alta, anche sul piano tecnologico, con app e sito in cui comunicare con noi su ogni aspetto».
(alessandro bianchet)