Pronto soccorso del Parini sotto assedio: nelle festività +35% di accessi e +70% dei codici gravi
Dal 24 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, la Struttura ha preso in carico 776 Codici bianchi (28,5%), 1.631 Codici verdi (59%), 317 Codici gialli (11%), 41 Codici rossi (1,5%); le giornate con più accessi al Pronto soccorso sono state il 27 dicembre (206 utenti) e il 1 gennaio (205 utenti)
Un periodo natalizio di super lavoro per il Pronto soccorso dell’ospedale Parini di Aosta. Nelle festività dell’anno appena concluso sono stati 2.765 gli accessi (+35% rispetto al 2021). E anche i codici più gravi sono aumentati (+70%).
Dal 24 dicembre 2022 all’8 gennaio 2023, la Struttura ha preso in carico 776 Codici bianchi (28,5%), 1.631 Codici verdi (59%), 317 Codici gialli (11%), 41 Codici rossi (1,5%). Le giornate con più accessi al Pronto soccorso sono state il 27 dicembre (206 utenti) e il 1 gennaio (205 utenti).
Nello stesso periodo il servizio 118 (Centrale Unica del Soccorso della Valle d’Aosta) ha risposto a 3.521 chiamate da cittadini con un problema sanitario (al Numero unico europeo per l’emergenza 112). Le missioni con ambulanza su tutto il territorio regionale sono state 1.646, mentre sono stati 213 i servizi che hanno richiesto l’invio di elicottero con medico rianimatore e tecnici del Soccorso Alpino Valdostano a bordo.
Il picco più elevato di chiamate si è verificato il 6 gennaio (288) mentre il numero più elevato di missioni è stato il 4 gennaio (116). Lo stesso giorno si è verificato il picco di missioni con eliambulanza (30).
Il commento
«Si tratta di numeri importanti, che hanno messo e mettono tuttora a dura prova prima di tutto i colleghi che operano nei servizi di urgenza, ma anche tutta la macchina organizzativa che eroga prestazioni a valle del Pronto Soccorso – dice il direttore generale dell’Azienda Usl, Massimo Uberti -. In particolare, gli accessi al Pronto Soccorso, rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente, sono fortemente incrementati e ciò che è più preoccupante è che gli aumenti sono stati particolarmente significativi per i codici di gravità maggiori (+70% dei Codici rossi e + 52% di quelli gialli), esattamente quelli che per definizione richiedono un maggiore impegno professionale ed il ricovero ospedaliero».
Secondo il direttore generale «il fenomeno è in parte riconducibile da un lato all’incremento delle presenze turistiche che finalmente sono tornate al tutto esaurito, ma che purtroppo implicano anche un maggior numero di traumi e più patologie acute, e dall’altro a un peggioramento del quadro epidemiologico multifattoriale ma collegato, in questo periodo, anche all’epidemia influenzale la cui curva epidemica (è stata la più imponente degli ultimi quindici anni, con un picco arrivato numerose settimane di anticipo sovrapponendosi esattamente al periodo festivo».
«Difficile trovare soluzioni»
L’incremento degli accessi ai servizi d’emergenza e le criticità conseguenti «sono un fenomeno che non colpisce solo la Valle d’Aosta – continua Uberti -, ma tutto il Paese e i Paesi limitrofi come la Svizzera e la Francia. Sfortunatamente, proprio il fatto che il problema non sia solo della nostra Regione rende le soluzioni ancora più impegnative e ardue da percorrere. Per fronteggiare queste criticità la nostra Azienda ha messo in atto tutta una serie di iniziative aggiuntive volte a limitare gli effetti del fenomeno e ridurre i disagi per i pazienti. Di ciò che si è fatto e si sta facendo in tal senso, il merito va a tutti i colleghi, operatori sanitari e non, che ancora una volta si sono prodigati e a cui va il mio sincero e sentito ringraziamento».
(f.d.)