Tour de Ski: De Fabiani terzo nella 15 km in Val di Fiemme
Grande prova dell'alpino rossonero, che torna sul podio di una gara individuale dopo due anni. Ottimo anche il decimo posto di Federico Pellegrino
È a forti tinte rossonere il Tour de Ski di fondo, che dopo i tre podi conquistati da Federico Pellegrino regala lo splendido terzo posto di Francesco De Fabiani.
Nella 15 km in tecnica classica mass start in Val di Fiemme, infatti, l’alpino di Gressoney centra un’incredibile terza piazza alle spalle del mostro Johannes Klaebo e dell’altro fenomeno norvegese Paal Golberg.
La gara
Partito subito forte e rimasto ben saldo nel gruppo di testa, DeFast ha dato il meglio di sè, ancora una volta, nel tratto finale.
Qui, ovviamente, a fare la differenza è stato come sempre il cannibale Klaebo, che ha dominato la volata in 39’59″2, beffando di appena 4/100 il connazionale Golberg.
Terza piazza, come detto, per un grande De Fabiani (a 1″2), davanti al canadese Antoine Cyr e (a 1″3) e allo svedese Calle Halfvarsson (a 1″6).
Bellissima prova anche per Federico Pellegrino, che ha concluso in decima piazza a 4″7 dalla vetta, con il bilancio azzurro completato dal 23° posto di Dietmar Noeckler, con 25° Paolo Ventura, 38° Giandomenico Salvadori, 44° Giovanni Ticco e 48° Davide Graz.
La classifica del Tour de Ski
Grazie all’ennesimo successo, Johannes Klaebo si conferma grande favorito per la conquista del Tour de Ski, presentandosi alla salita del Cermis con 1’02” di vantaggio su Halfvarsson.
Terzo è Golberg (+1’14”), con 4° Chicco Pellegrino (+1’27”); 13° De FAbiani (+2’36”).
Decimo podio
Per Francesco De Fabiani, il terzo posto della Val di Fiemme significa decimo podio in carriera e ritorno sui gradini di una gara individuale a due anni di distanza, sempre in Val di Fiemme e sempre nella 15 km.
«È stato un Tour de Ski difficile in cui son partito un po’ sotto tono – ha spiegato DeFast al traguardo -, però in ogni gara son migliorato. Sono arrivato in Val di Fiemme su una pista che mi piace, davanti al pubblico di casa e ci ho creduto fino in fondo e alla fine è bastato per sorpassare nel rettilineo finale, che non mi era mai successo».
Rimane l’ultima fatica, la massacrante ascesa del Cermis.
«L’ultima gara è sempre dura – conclude -, spero di non patirla troppo per non perdere posizioni in classifica. Questa pista si addice molto alle mie caratteristiche: una gara dura e tecnica con salite belle ripide. Si arriva qui tutti un po’ più stanchi e questo forse mi aiuta a far bene. Anche il pubblico di casa fa la sua parte, caricandoti, fa la differenza».
De Fabiani si concede anche un aneddoto.
«Ero in camera insieme a Mocellini e direi che ha portato bene – sorride -. È bello che non ci siano sempre solo Pellegrino e De Fabiani sul podio, ma anche una novità, che è quasi certezza come Simone. È un ottimo segnale per il futuro a breve e lungo termine della nazionale italiana».
(al.bi.)