Al Casinò torna il sorriso: incassi da pre-pandemia, oltre 62 milioni
Nel solo mese di dicembre incassati oltre 6 milioni e 600 mila euro. I giocatori preferiscono le slot machines
Al Casinò torna il sorriso: incassi da pre-pandemia, oltre 62 milioni. Lo rende noto la Casa da gioco.
Un anno da incorniciare, quello che si chiude per il Saint Vincent Resort & Casino. La Casa da gioco di Saint-Vinncent registra infatti nel 2022 incassi pari a 62.400.042 euro, il 3 percento in più rispetto all’ultimo anno prima dell’inizio della pandemia, il 2019.
Dicembre 2022
Il mese di dicembre si chiude con un incasso di 6.609.403 euro, il 18,15% in più rispetto a dicembre 2021 (più 1.015.191 euro), con ingressi pari a 32.920.
Rispetto al mese di dicembre 2021, i giochi da tavolo fanno registrare una crescita del 28,88% (più 751.822 euro), mentre le slot machines incassano 3.254.462 euro (più 8,81%).
Quali giochi
Analizzando nel dettaglio i dati, tra i giochi risultano con segno positivo, la fairoulette (più 13,48%), lo chemin de fer (più 41,28%), il poker ultimate (più 5,90%), il black jack (più 73,89%), i craps (più 157,44%) e il punto banco (più 42,52%). Con segno negativo la roulette americana (meno 19,29%).
Gli ingressi hanno avuto una crescita del 22,49% (più 6.045) rispetto allo stesso mese del 2021.
Risultato 2022
Il risultato annuo fa registrare incassi pari a 62.400.042 euro, di cui 28.971.932 euro ai tavoli da gioco e 33.428.110 alle slot machines.
Gli ingressi al 31 dicembre 2022 sono 295.599.Rispetto all’ultimo anno intero, il 2019, i risultati dei giochi sono cresciuti del 3%.
Buat: si marcia nella giusta direzione
«Per ciò che riguarda l’andamento annuo occorre confrontarsi con l’ultimo anno pieno che è stato il 2019 poiché nel 2020 e nel 2021 il casinò è stato chiuso per Covid per un lungo periodo – ricorda a Gazzetta Matin l’amministratore unico, Rodolfo Buat. L’andamento positivo ha consentito una chiusura dell’esercizio che va oltre le previsioni del piano industriale concordatario. Si marcia nella giusta direzione».
La situazione debitoria
Nel mese di dicembre è stata pagata a sei mesi dalla scadenza (30 giugno 2022) la prima delle quattro tranche dei crediti chirografari, cifra intorno ai 4 milioni. Sono in uscita 25 dipendenti e il personale amministrativo in uscita non dovrà essere sostituito a differenza di quello tecnico che avrà contratti flessibili e concentrati nei picchi di fine settimana e festività.
«L’esodo dei 25 costerà 625 mila euro accantonati in un fondo specifico nell’esercizio 2022 – aveva detto in Consiglio regionale l’assessore Luciano Caveri -. I risparmi di un milione sono già previsti a partire dal 2023».
Il prossimo anno questo esodo porterà soltanto i benefici proprio perché i costi saranno conteggiati nel bilancio di quest’anno. I primi dipendenti usciranno a gennaio, gli ultimi ad aprile. Il milione di risparmio è il conto fatto per il 2024, mentre per il 2023 la minor spesa per l’azienda sarà tra i 600 e i 700 mila euro.
Il futuro
E’ caduto il tabù sulla gestione privata. «Non ha senso che la Regione faccia il biscazziere – ancora Caveri -. Il valore aggiunto dell’azienda è proprio di mantenere insieme casinò e albergo. Ora affideremo uno studio per poter fare una gara europea».
Il Defr prevede inoltre «uno studio finalizzato a individuare, in un’ottica di efficienza dell’azione e organizzazione amministrativa della Regione, la governance della società casinò successivamente alla chiusura della procedura di concordato, prevista per il 31 dicembre 2024».
(Danila Chenal)