Courmayeur, 60 mila euro per la ricerca con la charity dinner di Fondazione Ieo-Monzino e Cenacolo Artom
Le cena solidale si è tenuta martedì 27 dicembre al Grand Hôtel Royal & Golf di Courmayeur che ha visto anche il battesimo del neo costituito Comitato Courmayeur
Un grosso assegno da 60 mila euro è quello che tengono in mano Patrizia Sandretto Re Rebaudengo e Arturo Artom, artefici della charity dinner che si è tenuta martedì 27 dicembre al Grand Hôtel Royal & Golf di Courmayeur.
Il tradizionale appuntamento di fine anno della Fondazione Ieo-Monzino, in collaborazione con Cenacolo Artom ha raccolto la generosità degli ospiti, privati e aziende, 60 mila euro in tutto, che contribuiranno alle attività di ricerca dell’Istituto europeo di oncologia e del Centro cardiologico Monzino, due realtà d’eccellenza della medicina italiana nel mondo.
«Desidero ricordare il nostro principale obiettivo: raccogliere risorse per sostenere il fondamentale lavoro dei ricercatori, delle ricercatrici e dei medici dell’Istituto Europeo di Oncologia e del Centro Cardiologico Monzino» ha ricordato la presidente della Fondazione, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo.
«Il nostro intento è quello di trasformare i contributi in scoperte, terapie innovative e sistemi diagnostici di avanguardia, nell’ambito di un percorso diretto dal laboratorio, al reparto, al letto della persona. Un grazie particolare ad Arturo Artom che con il suo Cenacolo Artom ha permesso di organizzare questa cena così speciale».
Dal canto suo, Arturo Artom, animatore di un Cenacolo che ogni mese ospita leader provenienti da differenti settori e con oltre 300 edizioni è ormai considerato uno dei più significativi Cenacoli culturali italiani, ha aggiunto: «La ricerca non ha confini e il numero e la generosità degli ospiti presenti a Courmayeur provenienti da Milano, Torino e da innumerevoli altri città ne è la dimostrazione. Nei miei Cenacoli sono rappresentate le eccellenze del nostro Paese e la ricerca effettuata allo Ieo e al Monzino è un’eccellenza internazionale e sono particolarmente orgoglioso di aver lavorato insieme a Patrizia Sandretto Re Rebaudengo per il successo dell’iniziativa».
Il cuore ad alta quota
Tra gli ospiti presenti alla cena anche Piergiuseppe Agostoni, direttore Dipartimento Cardiologia Critica e Riabilitativa del Centro Cardiologico Monzino e uno dei massimi esperti di alta quota in ambito cardiovascolare, che trovandosi tra le montagne di Courmayeur ha desiderato sottolineare un aspetto importante: «Grazie alla ricerca abbiamo nuovi strumenti di valutazione del rischio individuale a cui si sottopone il cuore in alta montagna che ci permettono di stimare con precisione gli effetti dell’altitudine sul sistema cardiocircolatorio e prevedere gli eventuali rischi, garantendo così una salita in sicurezza».
«Possiamo essere molto precisi nello stabilire non solo se una persona può raggiungere l’alta quota, ma anche quale tempo di acclimatamento deve rispettare, fino a quali altezze può spingersi, quali farmaci eventualmente deve assumere per stare meglio – ha aggiunto -. Dunque grazie a serate come questa che permettono alla Ricerca di progredire con nuove scoperte per migliorare la vita di tutti».
Il Comitato Courmayeur
La serata è stata anche l’occasione per tenere a battesimo il neocostituito Comitato Courmayeur che sostiene le attività di fundraising della Fondazione Ieo-Monzino in Valle D’Aosta, guidato con entusiasmo da: Eugenia Bernucci, Andrea Bracchi, Nicola Cavalluzzo, Glorianda Cipolla, Francesco Dagnino, Maurizio Dallocchio, Fabio Grimaldi, Debora Paglieri, Marco Palmieri, Pinuccia Pippione, Ariane Ravazzi Vitale, Domenico Siniscalco.
(re.aostanews.it)