Sanità: via libera all’unanimità alla legge sul reclutamento di personale
Tra queste la diminuita importanza della prova di francese che non sarà più barriera alle assunzioni
Sanità: via libera all’unanimità alla legge sul reclutamento di personale. E’ il parere espresso dalla quinta commissione Servizi sociali del Consiglio Valle sul disegno di legge che detta disposizioni organizzative temporanee e urgenti in materia di reclutamento di personale da parte dell’azienda Usl della Valle d’Aosta oltre che di organizzazione del sistema sanitario regionale e di formazione in ambito sanitario.
Il parere è arrivato dopo le audizioni dell’assessore regionale alla Sanità, Roberto Barmasse, e delle organizzazioni sindacali della dirigenza Area sanità, Area professionale, tecnica e amministrativa e del Comparto.
Il testo di legge, di cui è relatore il consigliere Andrea Padovani (Federalisti Progressisti-Partito Democratico), è stato depositato dalla giunta il 30 novembre e si compone di undici articoli che introducono una nuova disciplina, in via sperimentale per il triennio 2023-2025, per il reclutamento di personale sanitario e di operatori socio-sanitari.
Francese
In particolare, si prevede che i candidati che non superino la preliminare prova di accertamento linguistico siano comunque ammessi alle prove successive: al termine del percorso saranno inclusi in apposite graduatorie separate che potranno essere utilizzate dall’azienda Usl esclusivamente per assunzioni a tempo determinato, senza corresponsione dell’indennità di bilinguismo, per una durata di 36 mesi.
Il personale che, entro trentasei mesi, supera la prova di accertamento linguistico matura il diritto all’assunzione a tempo indeterminato.
«Il disegno di legge – commenta il vicepresidente della quinta commissione, Claudio Restano – è necessario e urgente per assicurare le prestazioni sanitarie e le attività previste dai livelli essenziali di assistenza, rispondendo alla particolare pressione cui il sistema sanitario regionale è stato sottoposto negli ultimi anni».
Aggiunge: «Con questo provvedimento, che è a carattere sperimentale, si riconosce il principio di bilinguismo garantito dallo Statuto speciale coniugandolo con il principio costituzionale della tutela della salute. Inoltre, per permettere un’organizzazione diversa della sanità, si introduce una deroga alle norme nazionali consentendo un aumento del 30% delle strutture complesse: azione che permetterà alla nostra regione di essere maggiormente attrattiva nei confronti del personale sanitario».
La commissione ha anche ascoltato gli assessori regionali all’Istruzione, Luciano Caveri, e ai Beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, su una proposta di legge del Progetto Civico Progressista contro le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, di cui è relatrice la consigliera Erika Guichardaz.