Commercio: per il 2023 stanziati 900 mila euro per sostenere i negozi di vicinato
Nel 2022 sono stati erogati 600 mila euro a fronte di 185 domande presentate
Commercio: per il 2023 stanziati 900 mila euro per sostenere i negozi di vicinato. Nel 2022 sono dati erogati 600 mila euro a fronte di 185 domande presentate. E’ quanto comunicato in aula dall’assessore al Commercio Jean-Pierre Guichardaz, rispondendo in aula consiliare un’interrogazione dei consiglieri leghisti Christian Ganis e Diego Lucianaz. La misura permette di accedere a mutui agevolati e accedere a contributi a fondo perduto fino a un massimo di 15 mila euro per l’apertura e 6 mila euro per il mantenimento di un’attività commerciale al dettaglio di generi alimentari e di prima necessità.
Aiuto al commercio al dettaglio
«Il declino generale del settore del commercio avrà come conseguenza la desertificazione dei centri storici e dei paesi, in particolare in bassa Valle, che risulta essere la più interessata da questa criticità. Chiediamo al Governo se esista un piano strategico, o se intenda predisporlo tempestivamente, per rilanciare il settore del commercio che versa in grande difficoltà» ha detto Ganis, illustrando l’iniziativa.
Il punto
«Nel medio e lungo termine – ha spiegato l’assessore Guichardaz -, per le azioni strategiche volte a contrastare la crisi strutturale del commercio di vicinato, occorrerà, in prima istanza, attendere gli effetti definitivi della situazione emergenziale, che non è ancora conclusa, e, in secondo luogo, mettersi nella condizione, attraverso un ampio confronto con tutti i portatori di interesse, di poter misurare lo stato oggettivo della rete distributiva regionale con oggettività al fine di individuare, compatibilmente con le risorse che il bilancio regionale e con gli spazi regolamentari, il mix di iniziative normative, amministrative, finanziarie, fiscali, formative e urbanistiche finalizzate a garantirne la sopravvivenza».
La replica
Il consigliere Ganis ha replicato «Dopo tutte le misure elencate dall’Assessore, non si capisce come mai le attività commerciali continuino a chiudere. Non esiste un piano strategico di marketing: cosa aspettiamo? Ho dei dubbi che il Governo abbia capito l’importanza dei distretti del commercio che avevamo proposto di introdurre con un emendamento alla legge di bilancio: sarebbe stata un’ottima occasione per sostenere le libere aggregazioni di imprese commerciali che operano in un determinato territorio, con l’obiettivo di accrescerne l’attrattività e di reagire alla desertificazione delle attività commerciali».
Il consigliere Lucianaz ha aggiunto: «Gli imprenditori avrebbero tutta la volontà di assumere e crescere, ma non ci sono i mezzi finanziari per farlo. I supermercati continuano ad espandersi mentre le attività di vicinato e di montagna continuano a chiudere. Non è gente che non sa fare il proprio lavoro: il fatto è strutturale. Occorre porre rimedio».
(re.aostanews.it)