Accordo Intesa Sanpaolo Coldiretti: 20 milioni per aiutare l’agricoltura valdostana
Il plafond di 370 milioni per Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta servirà per aiutare a cogliere le opportunità del Pnrr, favorire la transizione energetica e dare una mano ai giovani
Un accordo tra Intesa Sanpaolo e Coldiretti per destinare 3 miliardi di euro, 20 milioni solo per la Valle d’Aosta, per facilitare l’accesso delle aziende aderenti ai progetti del Pnrr.
Questo il succo dell’incontro di giovedì 15 dicembre al Museo Nazionale dell’Automobile di Torino, dove l’istituto bancario e l’associazione di categoria hanno illustrato i contenuti dell’accordo nazionale per favorire sostenibilità ambientale, imprenditoria giovanile, internazionalizzazione e, appunto, accesso al PNRR.
In particolare, l’accento è stato posto sui contributi a fondo perduto per i bandi “Parco Agrisolare”, “Innovazione e meccanizzazione dei frantoi oleari” e l’adesione ai Contratti di filiera, conditi da finanziamenti per la transizione green, con sconti in funzione del raggiungimento di obiettivi ESG, e da incentivi all’imprenditoria giovanile.
Il tutto per un settore che in Valle d’Aosta vede l’agricoltura portare un valore aggiunto di 49 milioni di euro, con 2 mila occupati.
L’accordo
L’accordo, come detto, prevede un plafond nazionale di 3 miliardi di euro, di cui 370 milioni di euro destinati a Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e 20 milioni solamente alla nostra regione.
Le aree di intervento riguardano le misure attraverso cui dare attuazione al programma delineato dal PNRR a sostegno dell’Agrosistema italiano, con stanziamenti in capo a MIPAAF, MITE, MISE, MIBAC e Ministero del Turismo.
I bandi
Il bando relativo ai Parchi agrisolari vuole favorire l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la diffusione dell’istallazione di pannelli solari senza consumo del suolo.
Il secondo bando, Innovazione e meccanizzazione prevede invece l’incremento della sostenibilità di produzione e sicurezza alimentare, introducendo tecniche di agricoltura e di fertilizzazione di precisione, aumentare così la produttivitò delle filiere.
I contratti di filiera
Per quanto concerne, invece, i contratti di filiera, è prevista la possibilità di affiancare al contributo statale un finanziamento agevolato abbinato al finanziamento della banca.
Intesa Sanpaolo, in questo caso, opererà sia come banca finanziatrice, per le singole controparti beneficiarie, sia come banca autorizzata referente nei confronti del MIPAAF, per l’intero contratto di Filiera.
La misura, inserita nell’ambito della Missione 2 – “Rivoluzione verde e transizione ecologica” del PNRR, mira a migliorare le prestazioni e la sostenibilità delle aziende agricole.
Il ruolo di Intesa Sanpaolo
In tutto questo, Intesa Sanpaolo interverrà nei confronti delle aziende associate a Coldiretti individuando le migliori soluzioni per facilitare l’accesso alle iniziative di sostegno pubblico, sia per ottenere l’anticipazione finanziaria dei contributi a fondo perduto, sia attraverso il rilascio degli impegni di firma.
Inoltre, nel caso in cui il contributo pubblico non dovesse coprire l’ammontare dell’investimento, l’istituto bancario affiancherà le aziende con finanziamenti di durata fino a 30 anni e importo fino al 100% della spesa.
Infine, metterà a disposizione la piattaforma digitale “Incent now”, finanziamenti S-Loan Agribusiness per favorire gli investimenti in forme di tutela contro i rischi del cambiamento climatico, nonché soluzioni dedicate alle fasi di avvio dell’impresa per favorire l’imprenditorialità dei più giovani.
I commenti
«Questo accordo sancisce un impegno reciproco nei confronti del patrimonio agroalimentare italiano – afferma il presidente di Coldiretti Valle d’Aosta, Alessio Nicoletta -. Sostenere le imprese agricole significa sostenere la produzione di cibo per puntare ad un’autosufficienza alimentare che riduca la dipendenza dall’estero e garantire la sicurezza alimentare nazionale».
La strada da percorrere è chiara.
«È fondamentale cogliere le opportunità offerte dal Pnrr per raggiungere l’obiettivo della sovranità alimentare, garantendo un giusto reddito agli agricoltori, cibi di qualità ai consumatori e affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale, un volano per le imprese orientate sempre più ad uno sviluppo ecosostenibile – conclude -. Parliamo di imprese che sono determinanti nell’ambito del nord-ovest per dare slancio all’economia dei nostri territori e per dare una spinta a tutto il sistema Paese che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti».
«In questi incontri vogliamo rafforzare il dialogo con gli imprenditori, affinché colgano quanto prima l’opportunità di investire adesso per cambiare strutturalmente il modo di fare agricoltura, verso un futuro in cui la sostenibilità e l’innovazione tecnologica siano perfettamente integrate nel processo produttivo e di trasformazione – dichiara Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo –. Il settore agroalimentare di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta si fonda su tradizione e ricerca, su prodotti di qualità e su un sistema imprenditoriale dedito all’export e all’innovazione. Elementi chiave che vogliamo valorizzare per consentire a queste imprese di cogliere le opportunità del PNRR, per intraprendere una transizione sia green sia digitale, che consenta loro di crescere e continuare a competere sul mercato».
(al.bi.)