La bici della libertà, ‘Delfo’ è arrivato a Trieste dopo 1000 km su due ruote
Prosegue la raccolta fondi per l'acquisto di un tandem a pedalata assistita da mettere a disposizione di associazioni e famiglie per progetti che coinvolgano diversamente abili o anziani
La bici della libertà, ‘Delfo’ è arrivato a Trieste dopo 1000 km su due ruote.
Dopo mille km e la meteo non troppo amica, Alessandro Delfo Delfino è arrivato (ieri) a Trieste, tappa finale del progetto ‘La bici della libertà’.
Lo comunica lo stesso biker sulla sua pagina FB che durante le otto tappe del percorso ha aggiornato come un diario di bordo, coinvolgendo persone e associazioni che lo hanno accolto durante le varie soste.
1000 km su due ruote: il commento di Alessandro ‘Delfo’ Delfino
«Un viaggio eterno, più di 1000 km tra errori Gps e cantieri nuovi, pioggia, nebbia, umidità, freddo, infiammazione al ginocchio sinistro, raffreddore, tosse e male al ciapet dal secondo giorno, ma grazie al vostro calore,a lle persone che mi hanno sostenuto lungo il percorso, la voglia di pedalare con il cuore e l’obiettivo finale… sono riuscita ad arrivare a Trieste partendo da Aosta.
Grazie di cuore a tutti e non dimenticatevi mai di donare, il progetto è solo all’inizio» ha commentato Alessandro Delfino.
Delfino è partito da piazza Chanoux giovedì primo dicembre.
Ha percorso il tracciato della Via Francigena fino a Vercelli e ha poi incrociato il tracciato Aida, Alta Italia da Attraversare.
Maestro e atleta di mountain bike e bike trial, Delfino ha suddiviso il suo viaggio in otto tappe che dal capoluogo regionale lo hanno portato a Trieste.
Le otto tappe:
Aosta-Novara
Novara-Milano
Milano-Brescia
Brescia-Verona
Verona-Padova
Padova-Mestre-Treviso-Oderzo
Oderzo-Pordenone-Codroipo
Codroipo-Trieste
L’acquisto della bici della libertà
L’obiettivo è quello di raccogliere fondi per acquistare una speciale bicicletta tandem a pedalata assistita (costo di circa 9 mila euro), da mettere a disposizione di associazioni e famiglie per organizzare progetti che avvicinino alle due ruote (con accompagnatore), persone con disabilità visiva, psichica oppure anziani.
Il progetto è sostenuto dalla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta ed è promosso da Fidas Valle d’Aosta e Fiab Aosta à vélo.
La bici della libertà: come contribuire
La raccolta fondi prosegue.
Per contribuire, è possibile effettuare un bonifico intestato alla Fondazione Comunitaria della Valle d’Aosta, causale: la bici della libertà,
IBAN IT73 G 03069 09606 100000005667
Oppure si può fare una donazione attraverso la carta credito, collegandosi direttamente al sito www.fondazionevda.it
Nella foto grande, in alto, Alessandro Delfino in piazza Unità d’Italia a Trieste.
(c.t.)