Vigili del fuoco valdostani “in stato di agitazione”: «La Regione ha disatteso gli impegni presi»
I Vigili del fuoco valdostani «hanno deciso di tornare in stato di agitazione». E’ quanto si legge in una nota firmata da Conapo, Cgil e Savt.
La protesta contro l’Amministrazione regionale riguarda il mancato rispetto «degli impegni presi dalla Presidenza della Regione il 6 luglio scorso durante il precedente stato di agitazione». Le dichiarazioni del presidente della Regione, Erik Lavevaz, in quel momento «avevano creato le condizioni di fiducia che permettevano di revocare lo sciopero previsto per il concerto Jova Beach Party a Gressan, ma il primo di questi impegni risulta essere stato disatteso senza che vi sia stata alcuna formale comunicazione da parte dell’Amministrazione».
Infatti, entro il 31 ottobre, «non è stata depositata agli atti del Consiglio regionale nessun disegno di legge di modifica della L.R. 22/2010 al fine della creazione di un comparto autonomo di contrattazione per il personale del Corpo Valdostano dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale della Valle d’Aosta. Inoltre, durante la sessione consiliare del 1° dicembre, è apparsa essere troppo aleatoria e di comodo l’approvazione di un ordine del giorno che “ impegna il Governo regionale a predisporre quanto prima e possibilmente entro il 30 marzo il provvedimento legislativo utile all’istituzione di un comparto soccorso e sicurezza della Regione…”».
E, prosegue la nota, «i problemi sofferti dai vigili del fuoco valdostani non si limitano alla sola sfera retributiva e previdenziale, ma impattano fortemente soprattutto sulle condizioni di lavoro e sul pessimo stato in cui versano la Caserma e le altre sedi del Corpo. Un ambiente di lavoro che non aiuta sicuramente il corretto recupero psico-fisico a seguito dei compiti istituzionali, che ricordiamo essere il soccorso pubblico, o nel quale non sono garantite delle condizioni igienico sanitarie all’altezza di una civiltà moderna e di un servizio pubblico: manca l’acqua calda da mesi in svariate zone della Caserma e i servizi igienici risultano essere in larga parte inutilizzabili.Pertanto le scriventi organizzazioni sindacali hanno risposto alla richiesta di aiuto dei vigili del fuoco i quali, per mestiere e per passione, sono solitamente chiamati a soccorrere gli altri come ricorda il motto del Comando di Aosta: “semper ubique auxilium ferens”».
(re.aostanews.it)