Sindacato giornalisti valdostani: Alessandro Mano è il nuovo presidente
Le vice presidenti sono Francesca Jaccod (per i professionali) e Sara Sergi (collaboratori); Thomas Piccot eletto tesoriere
L’Associazione Stampa Valdostana ha un nuovo presidente: si tratta di Alessandro Mano (39 anni), collaboratore dell’agenzia Dire e del quotidiano La Stampa; è stato tesoriere dell’Asva e negli ultimi due anni ha rappresentato i precari e i freelance negli organismi nazionali della Fnsi.
A eleggere Mano è stato il direttivo, convocato per assegnare al suo interno le diverse cariche.
il nuovo presidente succede a Daniele Mammoliti, al vertice dell’Asva negli ultimi tre anni e mezzo.
Mano sarà affiancato da due donne nel ruolo di vice: per i professionali, è stata eletta vicepresidente Francesca Jaccod (Tgr Rai della Valle d’Aosta); per i collaboratori è stata votata Sara Sergi (La Stampa e agenzia Ansa).
Thomas Piccot (Gazzetta Matin) è invece il nuovo tesoriere.
Il consiglio direttivo
Il consiglio direttivo – formato da sette professionali e due collaboratori – è completato dai professionali François Domaine (Aostasera.it), Benoît Girod (ufficio stampa della Regione autonoma Valle d’Aosta), Martina Praz (agenzia Dire) e Luca Ventrice (Aostasera.it); per i collaboratori, Luisa Aureli (La Stampa).
Il commento
«Attraversiamo un periodo difficile per l’editoria e per il mestiere di giornalista in particolare. Rappresentare l’Asva è un impegno complesso – spiega il neo presidente – e ho accettato di farlo soltanto perché so di poter contare su un direttivo compatto, composto da persone che lavorano ogni giorno nei diversi settori del giornalismo e che possono essere sentinelle dei problemi del lavoro e delle istanze dei colleghi».
Le elezioni hanno portato un forte rinnovamento: l’età media del direttivo è di 40 anni, contro i 48 di quello precedente al momento dell’insediamento.
«Ringrazio il mio predecessore Mammoliti – continua Mano -: anni fa è stato lui a coinvolgermi nel sindacato, forse senza di lui non farei questo mestiere. Ringrazio anche il direttivo uscente, che nonostante le difficoltà è riuscito a portare la barca in porto. Ora cercheremo di rilanciare alcuni temi, fermi o dimenticati: penso al contrasto al precariato, al contratto per gli uffici stampa pubblici, alla difesa del giornalismo in collaborazione con gli altri enti di categoria».
(re.aostanews.it)